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giovedì 22 maggio 2014

Putin evolution: NO OGM - Dure sanzioni per i colpevoli della disinformazione

 
 
Secondo quanto riportato dall’agenzia d’informazione Itar-Tass, i legislatori russi intendono criminalizzare le attività legate alle coltivazioni transgeniche, equiparando ogni pratica connessa agli Ogm ad un vero e proprio atto di terrorismo e imponendo, quindi, responsabilità penali per i produttori, i venditori ed i trasportatori di organismi geneticamente modificati.
Stando a quanto affermato dal quotidiano “Izvestia”, nell’edizione dello scorso giovedì, l’originale disegno di legge in materia presentato dal governo sarebbe stato sostituito da uno nuovo, a firma della commissione agricola di Stato, poiché giudicato troppo poco incisivo. Esso, infatti prevedeva che le responsabilità, per i danni inflitti dagli Ogm, dovessero essere estese ai soli funzionari dei governi locali e di quello nazionale. Inoltre, le responsabilità penali sarebbero ricadute solo sulle imprese e i funzionari del governo, lasciando, di contro, gli altri individui soggetti alla semplice azione disciplinare.
Il nuovo disegno di legge stabilisce, inoltre, un duro impianto sanzionatorio per tutti coloro che verranno riconosciuti colpevoli di aver occultato o distorto deliberatamente le informazioni relative all’impatto ambientale delle coltivazioni transgeniche.Secondo Kirill Cherkasov, vice presidente della commissione agricola della Duma di Stato, il nuovo disegno di legge dovrebbe essere esteso all’intero settore dell’ingegneria genetica, le importazioni di prodotti contenenti Ogm sono aumentate notevolmente da quando la Russia ha aderito all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc ). Il funzionario ha, inoltre, reso nota la volontà da parte del governo di emettere un pacchetto di emendamenti alle leggi nazionali per disciplinare quegli aspetti tecnici ed economici legati alle attività sugli Ogm, secondo quanto stabilito dalla riunione parlamentare ad hoc dello scorso autunno.
 

martedì 4 giugno 2013

Gli OGM per i ricercatori indipendenti e per quelli al servizio delle multinazionali

A dir poco preoccupanti i risultati di uno studio sugli OGM pubblicato sull'autorevole rivista francese "Le Nouvel Observateur" circa la reale pericolosità dei prodotti OGM.

Ebbene, TUTTI i topi alimentati con mais geneticamente modificato - anche non trattato con il disseccante "Roundup" di Monsanto, la cui pericolosità è emersa da diversi test condotti su animali - si sono ammalati gravemente entro 13 mesi dall'inizio della sperimentazione.

Gli esemplari femmina sviluppavano prevalentemente tumori mammari, mentre i maschi patologie a carico di fegato e/o reni.

I roditori alimentati con mais OGM hanno sviluppato malattie con un'incidenza superiore fino a 5 volte rispetto a quelli alimentati con mais non geneticamente modificato.

Alla fine della sperimentazione i topi alimentati con OGM sono morti entro 2 anni con una percentuale che va dal 50 all'80%




Alcune immagini dei ratti alimentati con mais OGM 
 -
Alcuni ricercatori francesi hanno studiato per anni segretamente, 200 roditori nutriti esclusivamente con mais transgenico e il risultato è stato spaventoso, "una ecatombe", per utilizzare le parole del Le Nouvel Observateur.

Secondo le ricerche del team francese che lavora al progetto "Gilles", guidato dal prof. Eric Seralini, professore di biologia molecolare presso l’Università di Caen, pubblicate dalla rivista scientifica statunitense “Food and Chemical Toxicology” il mais OGM è molto nocivo anche in quantità molto basse.

Il mais OGM NK 603 con il quale è stato condotto l'esperimento sui 200 topi è stato ottenuto da una scuola agraria canadese.

Il prof. Seralini ha iniziato il percorso di ricerca nel 2006, e alle scoperte, comprovanti in modo inequivocabile la pericolosità del mais OGM, ha dedicato un libro, intitolato "Tutte le cavie".


RICERCATORI: QUELLI MOSSI DAL BENE COMUNE SONO OSTACOLATI E RELEGATI AI MARGINI: QUELLI "PREZZOLATI" FANNO SOLDI A PALATE E MAGARI FINISCONO IN TV. A DIRE LE LORO MENZOGNE AL GRANDE PUBBLICO...

Fare ricerca sugli OGM in modo serio e indipendente è molto difficile: è ovviamente necessario disporre di locali e strumentazione, risorse per pagare i ricercatori (che in molti casi si "accontentano" di buste paga molto misere pur di fare il lavoro che amano, mentre coloro che si prostituiscono alle multinazionali ne ricavano fama e soldi a palate) ed il personale ausiliario; e chi vuole investigare sugli OGM (o altre questioni "scomode") non solo ha serie difficoltà nel reperire finanziamenti, ma rischia di essere emarginato, boicottato dalle potentissime lobby collegate - direttamente o indirettamente - al mercato degli OGM.
Il team guidato dal prof. Seralini ha dovuto condurre la ricerca, durata anni, in condizioni di assoluta segretezza: i ricercatori del progetto Gilles si sono dovuti comportare come agenti segreti: niente email, niente conversazioni telefoniche, massima discrezione, per scongiurare l'intervento della multinazionale Jarnac.

I risultati della ricerca in oggetto, ovviamente, sono stati censurati dai mass media: che sono più propensi a dare spazio ai ricercatori che sostengono l'esatto contrario, negando evidenze scientifiche, e riparando nella classica formula del "non è provato al di là di ogni ragionevole dubbio" anche dinnanzi ai risultati più eclatanti. Ma se pensiamo che ci sono fior di medici, ricercatori, che tutt'oggi sostengono che gli inceneritori, e
persino l'Uranio impoverito non è pericoloso, non c'è da stupirsi. Si tratta di ricercatori, uomini di scienza che si sono posti al servizio delle lobby, pronti a lavorare per i loro interessi anche quando questi contrastano con quelli dell'umanità. A differenza dei colleghi "scomodi", gli scienziati prezzolati guadagnano bene, vengono proposti come "autorevoli relatori" ai convegni più importanti del pianeta, scrivono libri, presenziano nei salotti televisivi e ottengono anche il favore dell'opinione pubblica, che dei "ricercatori scomodi", veri e propri eroi moderni, ne ignorano l'esistenza ed i risultati del loro impegno.


POLITICI E MASS MEDIA TACCIONO: O PEGGIO, CERCANO DI CONVINCERE L'OPINIONE PUBBLICA DELL'ESATTO CONTRARIO...
L'unico politico francese ad avere preso in seria considerazione le scoperte del team del prof. Seralini è stata
Corinne Lepage, ex ricercatrice e docente universitaria, nonché ministro dell'ambiente dal 1995 al 1997, che già in quel periodo si era distinta per l'impegno profuso per fare emergere la verità sugli OGM: nella veste di Ministro aveva favorito la nascita di Comitati per la prevenzione di malattie legate ai cibi transgenici. Quando è venuta a conoscenza dei terrificanti esiti della ricerca, Corinne Lepage ha scritto un libro, intitolato "La verité sur les OGM c'est notre affaire" in cui evidenzia come politici, ricercatori, mass media e le multinazionali abbiano taciuto questa agghiacciante verità, mettendo sotto accusa la Commissione Europea, che si occupa - anzi: si sarebbe dovuta occupare - di vigilare sugli OGM. (L'azienda leader mondiale degli OGM è la Monsanto, di proprietà di David Rockfeller, padre fondatore di Gruppo Bilderberg e Commissione Trilaterale, associazioni paramassoniche di cui fanno parte i capi dei principali governi occidentali, tra cui Enrico Letta...) Corinne Lepage chiede spiegazioni e pone interrogativi che non riceveranno mai una risposta...


PER CHI VUOLE APPROFONDIRE LA QUESTIONE:

Circa le ricerche del prof. Seralini, vi suggerisco di leggere gli articoli che trovate in questa pagina:

http://tempsreel.nouvelobs.com/tag/gilles-eric-seralini

(si tratta dell'archivio articoli del prof. Seralini sul sito nouvelobs.com: sono in francese, traduceteli mediante il traduttore di Google.)

Vedi anche:
MAIS, cereale - quello OGM, svelati i suoi danni

Circa le scoperte relative alla pericolosità del mais OGM sul web è ormai disponibile un'ampia letteratura; ma effettuando una ricerca potete trovare anche articoli come questi:

§
Veronesi:"Gli OGM? Il pericolo cancro viene dalla polenta" il prof. Veronesi, che Beppe Grillo chiama "la faccia buona del cancro" per la sua difesa a spada tratta degli inceneritori (a dirla tutta, sminuisce anche la pericolosità dell'uranio impoverito...)

§
“Il mais Ogm non è cancerogeno”. Lo dice l’Efsa articolo de Il Fatto Quotidiano

§ E c'è persino chi sostiene che
il mais OGM sia meno pericoloso del naturale!!!


Staff nocensura.com
PS: Se sono emerse molte verità, nonostante l'impegno delle multinazionali, dei politici e dei mass media per far si che questo non accadesse, lo dobbiamo a persone come il prof. Eric Seralini e gli altri ricercatori del progetto Gilles, che si sono impegnati per il bene comune, anche a costo di rischiare la vita, o comunque di rinunciare ai riconoscimenti che il sistema riserva ai loro fedeli servitori.

In modo analogo a quanto avviene per gli OGM, le lobby contrastano la ricerca sulle cellule staminali: che ormai è assodato, potrebbero guarire definitivamente malattie gravi, invalidanti, che costringono molte persone ad una sorta di "ergastolo sanitario", cure costose e nocive interminabili per alleviare i sintomi, e non curare la malattia, e molte altre questioni...

A queste persone, va il nostro più sentito ringraziamento.
Persone mosse da ideali sani e dal bene comune ce ne sono sempre meno, e purtroppo non le troviamo nelle stanze dei bottoni dove abbiamo ri-eletto, per l'ennesima volta, i servitori dei poteri forti sovranazionali: banche, alta finanza, multinazionali...

Persone che non esitano a dichiarare guerre, a seminare morte e distruzione nei modi più disparati, per conseguire i loro interessi, o quelli dei loro manovratori...


integralmente tratto da
nocensura.com

venerdì 26 aprile 2013

19 milioni di Euro al giorno spesi dallo Stato per le irrorazioni aeree di sostanze tossiche

 
La farsa del rinnovo - si fa per dire - delle cariche elette dai poteri forti al vertice della nostra repubblica ha avuto, come tutti gli eventi della vita, anche i suoi riscontri positivi.
 
Infatti mai come in questi ultime settimane in cui, almeno dal punto di vista formale, si è verificato un vuoto di potere amministrativo, si sono potuti apprezzare dei cieli sgombri dalle famigerate scie chimiche, e questo alla faccia dei negazionisti.
 
Probabilmente, come suggerisce sagacemente Rosario Marcianò dalla trasmissione di Border Nights puntata 84 andata in onda il 23 ultimo sscorso, le irrorazioni sono cessate proprio grazie a questo vuoto amministrativo, visto che si tratta di operazioni ordinate dagli USA ma che comportano un consistente esborso da parte dello Stato Italiano; esborso che va in qualche modo deliberato, gestito e messo a bilancio. Magari non proprio a bilancio ufficiale visto che la Corte dei Conti ogni tanto scopre qualcosa che non va nei bilanci dello Stato.
A conferma di quanto ipotizzato da Marcianò, la vistosa ripresa delle operazioni subito dopo l'insediamento delle nuove (e vecchie...) cariche. 
 
Quando vi chiederanno ancora esborsi sotto forma di inique tasse o si lamentano della mancanza di fondi per le spese più impostanti, ricordatevi di come spendono gran parte del denaro illegittimamente rastrellato.
 
La trasmissione citata dura quasi tre ore, verte quasi esclusivamente sul problema della geoingegneria clandestina e vede come principale attore il noto attivista "anti-tankers" sopracitato, la partecipazione dell'Avvocato Franceschetti e, a sorpresa, di un ascoltatore fresco di studi e di... ...osservazioni sul campo, in procinto di conseguire il brevetto di pilota aeronautico.
 
Molto interessante soprattutto per chi ignora il problema.
 
Link della registrazione :

mercoledì 24 aprile 2013

I legami tra Codex Alimentarius, OGM e Scie Chimiche

Mentre in Italia ci si azzuffa disperatamente su temi politici e sociali pressoché irrilevanti, considerata la gravità della situazione in cui ci troviamo, nella confinante Istria si denunciano chiaramente attraverso i media alcuni dei principali problemi che affliggono la nostra società.
E' il caso di questo servizio caricato su YouTube il 28 febbraio scorso.
 
E' triste rilevare come gran parte della popolazione italiana ignori tali catastrofi epocali oppure non ne comprende la gravità.
Parimenti, esiste purtroppo una folta schiera di decerebrati che si ostinano a negare l'evidenza ostacolando una presa di coscienza diffusa.
Infine, ben infiltrata nei media, è presente anche un'infima minoranza di negazionisti che agiscono prezzolati come agenti propagandisti del Sistema. Molto spesso si tratta di personalità note e pertanto, secondo la logica corrente american-italiota, credibili.
 
Ma ascoltiamo ciò che sviscera il servizio, in modo chiaro - nonché innegabile - e comprensibile da tutti.

Servizio andato in onda il 6 gennaio 2013 su TV Koper-Capodistria
Giornalista Rebeka Legović
 

venerdì 1 marzo 2013

Bill Gates finanzia Monsanto

Bill Gates è fondamentalmente noto per essere il fondatore di Microsoft, l’azienda produttrice del notissimo sistema operativo Windows. Ricchissimo, si è ritirato dalla guida dell’azienda ed ora impiega tempo e denaro nel finanziare le tecnologie per la modificazione genetica, la geo-ingegneria, le vaccinazioni sperimentali e nel diffondere la buona novella della Monsanto salvatrice dalla fame nel mondo.
Nessuna sorpresa quindi nel leggere che Gates possiede 500.000 azioni della Monsanto. Controvalore: 23 milioni di dollari.

Ma è sempre Monsanto quell’azienda che è stata beccata a gestire in Argentina gruppi di lavoratori in nero, schiavizzati e costretti a lavorare 14 ore al giorno – per giunta spesso senza stipendiarli. Azienda che ricorre ai propri colossali fondi per pagare organizzazioni che falsificano letteralmente le dichiarazioni della FDA al fine di diffondere gli organismi geneticamente modificati.
Non mettiamo nemmeno in conto i suicidi di agricoltori in India, dovuti all’incapacità dei prodotti Monsanto di garantire i raccolti, suicidi che si verificano al ritmo di 1 ogni 30 minuti in quella zona agricola che è tristemente nota come ‘fascia dei suicidi’.

Bill Gates finanzia anche aziende che riducono i minori in schiavitù
Come se non bastasse, la Bill and Melinda Gates Foundation collabora con la Cargill con l’obbiettivo di diffondere la soia OGM nel 3° mondo. La Cargill è una multinazionale da 133 miliardi di dollari beccata anch’essa a violare le leggi sul lavoro ed incriminata dall’International Labor Rights Fund per traffico di minori dal Mali e per riduzione in schiavitù di minori come lavoratori nelle piantagioni di cacao, dove sono costretti a lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno, con paghe misere ed alimentazione insufficiente. L’azienda intanto continua ad acquistare cotone dall’Uzbekistan, dove è ben noto che sia il frutto di lavoro nero minorile.
Bill Gates si è prestato in prima persona per spot pubblicitari a favore degli OGM Monsanto, nei quali li magnifica come «La soluzione» alla fame nel mondo quando persino l’ONU ha riconosciuto che gli OGM non possono sconfiggere la fame altrettanto bene quanto l’agricoltura tradizionale.

Il tema della fame nel mondo è stato studiato in particolar modo dall’International Assessment of Agricultural Knowledge, Science and Technology for Development (IAASTD), un gruppo di 900 fra scienziati e ricercatori. I risultati della ricerca sono abbastanza chiari: 900 scienziati concordano che le sementi OGM non sono la soluzione alla fame nel mondo. I risultati sono stati pubblicati nel 2008, ben prima che Bill Gates – ignorandole – iniziasse a proclamare per ogni dove che gli OGM sono la soluzione miracolosa.
Anche la Union of Concerned Scientists ha esaminato la verità sui raccolti prodotti dagli OGM, giusto per scoprire che sul lungo periodo le sementi OGM non producono nessun aumento nei raccolti, mentre hanno un costo eccessivo e recano un grosso danno alla salute ed all’ambiente. La mancanza di basi scientifiche è risultata tanto evidente agli occhi della Union da voler documentare tutto in modo dettagliato, all’interno di un resoconto del 2009 intitolato: «Raccolti fallimentari».

Sono molte le critiche che si sono levate contro Gates per tali finanziamenti, per esempio dal gruppo Community Alliance for Global Justice, che ha dichiarato:

«La Monsanto ha un passato di crasso spregio delle esigenze e del benessere dei piccoli agricoltori sparsi per il mondo... la questione solleva grossi dubbi sul pesante finanziamento dato dall’azienda allo sviluppo dell’agricoltura africana...».
Allora, come mai Bill Gates, un uomo osannato dai media come un santo filantropo versa milioni – se non miliardi – in operazioni di questo tipo? E perché continua a dire che gli OGM possono combattere la fame nel mondo quando sa che non è vero, visto che fanno al contrario calare i raccolti e creano altri problemi?

Domandiamolo a Bill Gates
Ieri Gates si è reso disponibile a rispondere alle domande di utenti online tramite il sito sociale Reddit, in quella che si presentava come una intervista aperta, del tipo «Chiedetemi qualunque cosa». Era un’opportunità unica per chiedere a Bill Gates in persona perché avesse acquistato in modo occulto 500.000 azioni Monsanto – a parte questioni fiscali – e perché facesse squadra con la Cargill per diffondere gli OGM nel mondo. Cosa che in tanti ci domandiamo.

Alle domande su Reddit avrebbe risposto in forma scritta. Così, benché avessi una quantità di domande da porgli – una per tutte: «se lui per primo mangiasse OGM» – gli ho semplicemente chiesto:

«Perché ha comprato 500.000 azioni Monsanto

Non arrivando la risposta, sono partiti numerosi commenti con gli utenti che domandavano a Gates, per favore, se voleva rispondere. Quindi molti altri hanno posto delle varianti di questa stessa domanda. Domande rimaste tutte senza risposta – come previsto.

Ecco alcuni commenti alla mia domanda:

Lawfairy scrive: «Avrei voluto rispondesse; per me questa è una delle cose più incomprensibili circa di Gates, persona che altrimenti rispetto come uno dei più eminenti filantropi della nostra generazione... Per me i rapporti di Gates con la Monsanto sono l’aspetto moralmente più discutibile della sua intera attività».

Un altro utente scrive: «Non potrebbe dedicarci un po’ del suo tempo per chiarirci dei suoi investimenti nella Monsanto? Questa multinazionale, benché titoli di voler metter fine alla fame nel mondo, ha fatto negli ultimi 100 anni delle cose decisamente deprecabili, ed io non credo che avessero a cuore gli interessi della gente. Io credo che il modo per metter fine alla fame nel mondo non consista nell’avere un’unica azienda che manipola, controlla o possiede le scorte alimentari mondiali – o cerca di farlo».

Un altro ancora ha dato questa risposta: «[Ha le azioni Monsanto] Perché appoggia il Bilderberg group!».

Comunque, nessuno ha avuto una risposta ufficiale alle domande sulle azioni Monsanto. L’intenzione ovvia sembra quella di voler lasciar svanire la cosa nel flusso della stampa allineata, quella che sembra pensare che Bill Gates sia il nr. 1 dei filantropi, incapace di fare del male.
Noi invece troviamo assolutamente inaccettabile che qualcuno che finanzia i piani di aziende collegate agli OGM ed allo sfruttamento del lavoro nero minorile venga accolto con un applauso.

Anthony Gucciardi

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita, tratto da disinformazione.it

domenica 9 dicembre 2012

La Russia ed il micidiale grano Monsanto NK603

 
Un comitato di controllo governativo russo ha richiesto la sospensione di un grano sviluppato dalla Monsanto dopo che uno studio francese controverso , pubblicato la scorsa settimana, ha detto che le cavie che hanno ingerito il grano, hanno sviluppato tumori e sono morte prematuramente.

L'ente russo, Rospotrebnadzor, il braccio dei diritti dei consumatori del Ministro della Salute Russa, ha detto che agli scienziati del governo è stato chiesto di controlalre lo studio. Nel mentre le importazioni del grano, noto come NK603, saranno vietate.

La scorsa setimana, le autorità francesi hanno chiamato dei regolatori per cntin uare l'investigazione sullo
studio, portato avanti dai ricercatori della University of Caen, in Normandia. La European Food Safety Authority sha detto che recensirà la ricerca

In una risposta email, Tom Helscher, un portavoce della Monsanto, martedi ha scritto: “Non crediamo che le scoperte della recente ricerca francese presentino informazioni da giustificare un cambiamento del determinare la sicurezza del NK603 o il suo stato di approvazione per le importazioni. La sicurezza delf NK603 è ben stabilita poichè rispecchia le rispettive valutazioni di sicurezza poste dalle autorità regolatrici nel mondo.”

Lo studio, rilasciato mercoledi scorso, ha analizzato 200 ratti in oltre 2 anni di tempo. Ad alcuni gruppo è stato dato il grano OGM, ad altri del grano prodotto con l'
erbicida Monsanto, il Roundup e ad altri è stato dato il Roundup nella loro acqua. Lo studio ha trovato che i ratti in questi gruppi hanno sviluppato danno agli organi e tumori e sono morti piu' in fretta di quelli che non sono stati trattati con il grano o l'erbicida.
 
 

Lo studio immediatamente ha diffuso controversie con l'industria biotecnologica, fgli scienziati e le organizzazioni di ricerca che hanno messo in discussione lo scopo del lavoro e le metodologie (ma che sorpresa, come mai? ndt) . Molti scienziati hanno fatto rilevare cheil tipo di ratti usato nello studio erano già altamente suscettibili di tumore.

Molti ricercatori hanno sottolineato che l'autore ha chiesto ai compilatori che firmassero un documento in cui si dice che non avrebbero consultato esperti esterni prima della pubblicazione dello studio: un segno , dicono i critici, che gli autori non si sentivano in grado di sostenere una indagine esterna. (e non si puo' nemmeno ridere su questa vicenda... ndt)

I sostenitori dell lavoro, tuttavia, hanno fatto rilevare che è stato lo studio concernente ratti che ha riguardato un lungo periodo di loro nutrizione, molto oltre la duranta di 90 giorni (avete letto bene! ndt) quel che viene prodotto per ottenere l'approvazione del mercato, in cui vengono usati gli stessi tipi di ratti. Hanno anche fatto rilevare che i ratti trattati, nonostante del tipo propenso al tumore usato nello studio, hanno sviluppato tumori ad alto tasso rispetto ai ratti non trattati.

(...) I termini, spiegati da Andrew Kimbrell del gruppo di difesa,
The Center for Food Safety, si sono basati su "il legittimo e serio timore della Monsanto, negli anni, che cerca di sopprimere la scienza che è contraria agli interessi delle corporazioni.". L'azienda, ha aggiunto Kimbrell, "avrebbe fatto un enorme lavoro di PR preventivo, prima della pubblicazione."

FONTE: http://www.stltoday.com/business/local/724f0fb6-075b-11e2-bf8b-0019bb30f31a.html



traduzione: Cristina Bassi per Salute olistica

domenica 4 novembre 2012

Caccia: l'ipocrisia degli animalisti


Ad ogni apertura di stagione venatoria, si ripropone la trita e sterile polemica della messa a bando della caccia da parte di una vasta schiera di animalisti che hanno una visione solo parziale della realtà, di ecologisti che non sanno neanche dove stia di casa l'ecologia e, per finire, di gente che è in realtà solo contro la detenzione di armi da fuoco da parte dei privati cittadini ma non certo da parte di forze ostili ai cittadini stessi, a cominciare dalle famigerate forze di polizia europee dotate di licenza di uccidere, ai fantomatici serial-killer (o chi per loro) ben protetti ed occultati dalla Legge (fate un giro nel blog di Franceschetti) per finire a quelli che fanno la guerra al prossimo, (es)portando morte e distruzione, solo per fare la pace con le banche e CREARE nuove opportunità per gli investitori che pagano le loro armi ed i loro equipaggiamenti... .
 
Tuttavia, in quanto animalista convinto (e non dell'ultima ora), sarei pronto a sostenere una campagna contro la caccia, ma a queste condizioni:
  • Messa al bando planetaria degli allevamenti di animali da macello e da sperimentazione. Un animalista che si preoccupa di vietare la caccia prima di vietare gli allevamenti da macello o da sperimentazione è un IPOCRITA capace di vedere la pagliuzza che ha nell'occhio ma non la trave rovente che ha in qualche altro posto. Solo in allevamenti del genere, un animale arriva a vivere sofferenze così atroci e continuate fin dalla nascita: chiunque di loro "firmerebbe" per una morte occasionale e rapida in una battuta di caccia invece di vivere una vita di sofferenze ed una morte spesso lenta e spietata. Un colpo risolutivo ben assestato in un'azione di caccia è una morte che qualsiasi animale si "aspetta" da milioni di anni a questa parte e fa parte della storia del mondo anche prima che nascesse l'Uomo e che nella parte più recente della sua storia decidesse di circoscrivere in una categoria quei suoi elementi che ancor oggi si adoperano in un'attività così connaturata alla sua indole.
  • Conversione definitiva al veganesimo. Se la carne non fa bene praticamente a nulla - e questo nessuno può metterlo in discussione - è tanto più vero che quella che fa meno bene sia quella proveniente da animali allevati a tal scopo, vegetati - non vissuti - in condizioni di stress perenne e rimpinzati di antibiotici, ormoni e cibi bilanciati per l'ingrasso. Se continuiamo a mangiare carne, nell'interesse della nostra salute, contro la desertificazione del pianeta indotta dagli allevamenti e contro gli squilibri ecologici indotti dalle immense coltivazioni destinate all'alimentazione degli animali da macello, faremmo bene a limitarci a (pochissima ed occasionale) carne ricavata da attività venatorie. In tal modo rientreremmo anche in un regime alimentare di tipo paleolitico, da qualcuno suggerito come essere il più connaturato all'evoluzione umana.
  • Messa al bando delle guerre di tutti i tipi, da quelle convenzionali a quelle climatiche o economiche. Solo in tal modo, grazie al benessere ed alla sicurezza sociale che ne deriverebbe, non avremmo più nessuno da cui difenderci, armati fino ai denti. Unici ostacoli alla realizzazione dell'utopia, le banche ed i governi.
In mancanza di tali condizioni, lasciateci la caccia (e lo dice uno che non ha mai cacciato in vita sua) e le armi per difenderci anche (non si sa mai: le campagne denigratorie alimentano l'odio) da animalisti ipocriti e sedicenti ecologisti che congiurano contro il pianeta e l'Uomo stesso magari senza rendersene conto, plagiati da qualcuno capace di sfruttare la loro miope sensibilità.

Dedicato a chi è contro la caccia ma continua a mangiar carne di allevamento.
Per stomaci forti:
 

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mercoledì 27 giugno 2012

Desertificazione dell'Europa funzionale ai piani del governo occulto

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Molti si domandano quali vantaggi traggano le classi dirigenti dalla siccità che sta colpendo molti Paesi europei, tra cui Portogallo, Spagna e Italia, già prostrati dalla crisi economica e dissanguati da governi rapaci. Qui una barriera igroscopica rintuzza una perturbazione, là una squadriglia di aerei chimici dissolve delle nubi che potrebbero portare delle piogge, un po’ in ogni dove i sali di bario prosciugano l’atmosfera: i campi inaridiscono, le falde acquifere si abbassano, i fiumi subiscono un crollo della portata, il livello dei laghi decresce… Ormai la situazione è giunta ad un punto di non-ritorno: si prospettano una primavera ed un’estate asciutte con temperature sopra la media, foriere di una consistente evaporazione. Ne risentiranno l’agricoltura e, con effetto domino, tutti i settori legati al primario. Gli incendi che, nella stagione calda, inceneriscono ettari di boschi e di macchia mediterranea, divamperanno ancora più numerosi e distruttivi, complici l’aridità atmosferica e del suolo. Quali benefici possono ricevere le élites sataniste da questa desertificazione ottenuta con lustri di guerra climatica? E’ presto detto: conseguiranno un totale controllo delle derrate e delle risorse idriche, tanto più costose quanto più esigue.
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LA SPAVENTOSA MONSANTO
Ha già da anni pronte sementi geneticamente modificate in grado di resistere – si dice – sia alla siccità sia ad inquinanti come l’alluminio. La privatizzazione dell’acqua, espulsa dalla porta grazie al referendum, rientrerà dalla finestra dapprincipio con la creazione di società a capitale misto. I profitti per le multinazionali, che già monopolizzano il lucroso mercato delle acque minerali, si accresceranno ulteriormente. Gli agricoltori, obtorto collo, cominceranno ad usare sementi transgeniche: dubitiamo che i timidi veti europei o di singole nazioni possano respingere o arginare l’invasione degli ultracorpi. Se non si riuscirà a debellare il nemico, presto le corporations otterranno il diritto esclusivo sul cibo e sull’oro blu. Così potranno soggiogare la popolazione. In un quadro di tal genere, ci si interroga su quale potrà essere il futuro delle aziende biologiche e biodinamiche, dei settori di nicchia che vedono nelle attività in sintonia con la natura una filosofia di vita, più che un’impresa economica. Comunità ecosostenibili, cooperative eque e solidali… saranno tollerate dal sistema o verranno, prima o dopo, con qualche pretesto, emarginate ed annichilite? Invero, tutta la galassia di villaggi, fattorie, piccole aziende ecologiche riusciranno a sopravvivere all’attacco concentrico della Geoingegneria, di un fisco sempre più esoso, di una legislazione penalizzante?
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Per di più, la carenza di precipitazioni e la contaminazione della biosfera rischiano di erodere e di fagocitare le oasi biologiche.
Ci si domanda se queste piccole realtà locali, basate sulla valorizzazione della biodiversità, delle colture tradizionali, di uno stile di vita semplice e sano, non rischino di essere snaturate in un sistema, dove, ad esempio, il denaro elettronico ha sostituito il contante o in cui tutti gli approvigionamenti dipendono da uno stato-Leviatano. Un altro quesito si pone: il mondo del biologico è conscio delle minacce e dei pericoli che provengono da un potere che, quando non riesce a dominare il dissenso, lo adultera dall’interno, infiltrando dapperttutto pseudo-verdi? Bisogna oggi cominciare a pensare che, rebus sic stantibus, non è più possibile salvare questo pianeta con i suoi abitanti: presumibilmente solo una palingenesi potrà garantire ad una minoranza una vita degna di questo nome, mentre l’infelice Gaia si tramuterà in una landa sterile, popolata da schiavi microchippati.
 E’ comunque ora di denunciare quanto di romantico e di velleitario, nonostante i fini nobili e le lodevoli opere, alberghi in certe iniziative che prescindono da una lotta netta ed energica contro la Biogeoingegneria con tutti i suoi corollari, in progetti che ignorano una presa di coscienza dell’inganno millenario. Si ha l’impressione che le “riserve indiane” siano destinate ad essere o spazzate via o a diventare mete per cittadini beoti e gaudenti, smaniosi di rimpinzarsi di primi piatti, formaggi e salumi che di biologico avranno solo l’etichetta.
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Si pensi ad un’idea come quella dell’orto biologico sul terrazzo di casa: gli apparati permetteranno la commercializzazione di semi naturali o la stessa coltivazione sui poggioli non sarà vietata, magari appelandosi a qualche cavillo giuridico? A proposito di biologico, si deve constatare che oggi giorno i media di regime lo demonizzano, mentre decantano le inesistenti virtù delle biotecnologie.
-fonte : http://wwwblogdicristian.blogspot.it/
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org

martedì 5 giugno 2012

Impatto da OGM, malefatte della Monsanto e rimedi possibili

"Il mondo secondo Monsanto", pubblicato da Arianna Editrice, è un libro inchiesta sulla multinazionale degli OGM che ha fatto il giro del mondo. Oltre 100.000 copie vendute e traduzioni in 11 paesi.

E' stato scritto da Marie-Monique Robin che ha vinto il Premio Albert-Londres, il più prestigioso della stampa francese (1995). Giornalista, scrittrice e regista, è autrice di molti documentari che le sono valsi diversi riconoscimenti internazionali e di documentari ripresi in America Latina, Africa, Europa e Asia.

L'autrice ha condotto per tre anni importanti ricerche che l'hanno portata in America, Europa e Asia, a scoprire la poco nota storia dell'azienda Monsanto.

Avvalendosi di documenti inediti, delle testimonianze delle vittime, di scienziati e di uomini politici, il libro ricostruisce la genesi di un impero industriale che, grazie a una comunicazione menzognera, a rapporti di collusione con l'amministrazione nord americana, a pressioni e tentativi di corruzione, è divenuta la prima azienda al mondo produttrice di semi.

Il testo svela inoltre il ruolo giocato da Monsanto nell'estensione planetaria delle colture OGM, senza che ci sia stato alcun controllo serio relativo ai loro effetti collaterali sulla natura e sulla salute umana.

Il documentario analizza la questione degli OGM e dei brevetti sulle sementi geneticamente modificate e sui fertilizzanti chimici prodotti dalla multinazionale americana, che attualmente possiede il 90% degli OGM presenti nel mondo . Non solo: grazie alle testimonianze degli agricoltori e agli autorevoli interventi di esperti come Vandana Shiva, il film mostra l'innumerevole serie di cause che coinvolgono la Monsanto, già condannata per negligenza, frode, attentato a persone e cose, disastro ecologico e sanitario e utilizzo di false prove.

L'azienda, che si autodefinisce fautrice della "scienza della vita", propone una propria filosofia secondo cui gli OGM sarebbero l'unico modo per nutrire i sei miliardi di persone presenti sulla Terra creando, allo stesso tempo, sementi sterili che vanno riacquistate ogni anno e resistenti ai soli erbicidi prodotti dalla Monsanto con l'unico scopo di non perdere il primato mondiale nel mercato.

Concludiamo con le parole di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food: " Nelle campagne del mondo ci vogliono uomini, non multinazionali. Il cibo deve essere prodotto per essere mangiato, e non solo per essere venduto. Ne va della sovranità alimentare dei popoli; ne va della nostra libertà. Non ci è dato sapere quali saranno in futuro gli effetti degli OGM sulla salute dell'ambiente e delle persone, ma per ora è certo che essi sono di proprietà di multinazionali che mirano a controllare il nostro cibo su scala globale, per vendercelo alle loro condizioni. Il Mondo secondo Monsanto ci fa capire di più su questi processi perversi, e ci mette in guardia sul futuro del cibo".

Il mondo secondo Monsanto, da YouTube:


giovedì 31 maggio 2012

DANNI DA CIBO OGM - Minacce ed intimidazioni agli scienziati che li denunciano

Dal sito del dr Mercola (www.mercola.com), Tatiana Coan traduce per The Living Spirits l'articolo di Jeffrey Smith, che testimonia che scienziati, coraggiosi, in tutto il mondo hanno indagato sui pericoli e le ambuguità degli OGM sulla salute e lo hanno detto. Regolarmente sono stati messi a tacere con minacce, diffamazioni e soprusi.Strana scienza che ha bisogno di questi metodi...

Jeffrey Smith, è autore di best-seller a livello internazionale e produttore di film; è anche il portavoce principale sui pericoli sulla salute dei cibi geneticamente modificati. Il suo primo libro “I Semi dell’Inganno” è il primo libro in classifica a livello mondiale. Il suo secondo libro: Roulette Genetica: I rischi documentati sulla salute dei Cibi geneticamente Modificati, fornisce ampia prova che gli OGM sono pericolosi e non dovrebbero mai essere introdotti. Egli è il direttore dell’Istituto per la Tecnologia Responsabile; la Campagna per Cibi più Sani in America di cui si fa promotore l'Istituto vuole creare un punto di svolta per quel consumatore che rifiuta gli OGM e in tal modo vuole spingere la fuoriuscita degli OGM nella fornitura di cibo.


 
Arpad Pusztai é il biologo considerato nel suo campo il maggior esperto mondiale.
All’inizio degli anni 90, al Dott. Pusztai fu assegnato dal governo britannico il progetto per testare in sicurezza gli organismi geneticamente modificati (OGM). La sua squadra comprendeva più di 20 scienziati che lavoravano in tre sedi, tra cui l’istituto Rowett ad Aberdeen, Scozia, considerato il top dei laboratori di ricerca nutrizionale in Inghilterra e dove vi lavorò per 35 anni.
I risultati del lavoro del Dott. Pusztai dovevano diventare protocolli base per i test da eseguire in tutta Europa. Ma quando nutrì i ratti con presunte innocue patate OGM, le cose non andarono come previsto. In soli 10 giorni, gli animali svilupparono potenziali cellule di crescita pre-cancerogene, cervelli, fegati e testicoli più piccoli, fegati parzialmente atrofizzati e sistemi immunitari danneggiati. Per di più, la causa si trovava quasi certamente negli effetti collaterali derivanti dallo stesso processo di ingegneria genetica. In altre parole, i cibi OGM sul mercato, che vengono creati con lo stesso processo, avrebbero avuto simili effetti sugli umani.
Con il consenso del direttore dell’Istituto, Pusztai fu intervistato alla TV e espresse le sue preoccupazioni riguardo ai cibi OGM. Diventò un eroe al suo istituto – per due giorni. Poi arrivarono telefonate al direttore dell’istituto dall’ufficio del primo ministro favorevole agli OGM. La mattina seguente, Pusztai fu licenziato. Fu messo a tacere con minacce di una causa legale, la sua squadra fu smantellata e i protocolli non furono mai attuati. Il suo Istituto, l’industria biotecnologica, e il governo inglese sostennero tutti assieme una campagna diffamatoria per distruggere la reputazione di Pusztai. Alla fine, un invito a parlare davanti al Parlamento revocò l’ordine di interdizione a pubblicare che gli era stato imposto e la sua ricerca fu pubblicata sulla prestigiosa rivista Lancet. Non ci sono studi simili e approfonditi che siano stati ancora testati sui cibi OGM consumati ogni giorno dagli Americani. 

 
Irina Ermakova, uno scienziato senior all’accademia Nazionale Russa delle Scienze, fu scioccata dallo scoprire nel suo test che più delle metà dei piccoli di topo, le cui madri venivano nutrite con farina di soia OGM comperata al supermercato, morivano entro tre settimane. Invece i piccoli di topo di madri alimentate con soia non-OGM, hanno presentato un tasso di mortalità solo del 10%. L’esperimento fu ripetuto tre volte con risultati simili.
Quando riportò queste scoperte preliminari a una conferenza tenuta nell’Ottobre 2005, chiedendo alla comunità scientifica di replicare il suo studio, fu attaccata e diffamata e le fu ordinato di non proseguire con altre ricerche su cibi OGM. I campioni furono rubati dal suo laboratorio e un documento fu persino bruciato sulla sua scrivania. Uno dei suoi colleghi tentò di confortarla dicendole: “Forse la soia GM risolverà il problema della sovra-popolazione”.
Nel novembre 2005, il fornitore di cibo per topi del laboratorio dove la dott.ssa Eramkova lavorava iniziò ad introdurre la soia OGM nei preparati. A questo punto tutti i ratti la stavano mangiando. Dopo due mesi, la dott.ssa Ermakova chiese agli altri scienziati riguardo alla mortalità infantile nei loro sperimenti. Era schizzata a più del 55%.
Sono trascorsi quattro anni da quando sono state riportate queste scoperte. Nessuno ha ancora ripetuto lo studio della dott.ssa Ermakova, anche se costerebbe solo poche migliaia di dollari. 

 
 L’embriologo Andrés Carrasco dichiarò a un testata giornalistica di Buenos Aires, i risultati della sua ricerca sul Roundup, l’erbicida venduto assieme alle colture “Pronte per il Roundup” geneticamente progettate della Monsanto.
Il dott. Carrasco, che lavora in Argentina per il Ministero della Scienza, affermò che i suoi studi sugli anfibi suggeriscono che l’erbicida potrebbe essere la causa di difetti nel cervello, intestino e ai cuori dei feti. Inoltre, la quantità di Roundup usata nei campi di soia transgenica era superiore di 1,550 volte rispetto a quella che ha creato tali difetti.

Tragicamente, la sua ricerca fu inspirata dall’esperienza di contadini disperati e dalle comunità di indigeni che soffrivano a causa dell’esposizione a erbicidi tossici sui campi di soia transgenica in tutta l’Argentina. Secondo un articolo di Grain, l’industria biotech “montò un attacco senza precedenti su Carrasco, mettendo in ridicolo la sua ricerca e arrivando persino a minacce personali”. Avvocati Ambientalisti dell’Associazione Argentina aprirono una petizione per bandire il Roundup e il ministro della difesa ha bandito la soia transgenica dai campi.
 
L’epidemiologa Judy Carman era solita investigare lo scoppio di malattie per uno stato del governo Australiano. Sa che i problemi di salute associati con i cibi OGM potrebbero essere impossibili da rintracciare o potrebbero volerci decenni per scoprirli e che ad oggi sono stati compiuti studi superficiali su animali alimentati per breve periodi, che non considerano altri fattori quali “la biochimica, l’immunologia, il tessuto patologico, la funzione dell’intestino, del fegato e dei reni” e sono troppo brevi per verificare il cancro, o problemi con la riproduzione o per la salute dei bambini.

La dott.ssa Carman ha criticato il processo di approvazione degli OGM da parte della Pubblica Associazione della Salute dell’Australia e parla apertamente delle sue preoccupazioni. Come risultato, lei fu ripetutamente attaccata. Gli scienziati a favore degli Ogm minacciarono azioni disciplinari attraverso il Vice-Cancelliere e fecero circolare una lettera diffamatoria al governo e agli ufficiali universitari.
Alla Dott.ssa Carman fu assegnata una borsa di studio dal governo dell’Australia dell’Ovest per condurre alcuni dei pochi studi sulla nutrizione di animali a lungo termine. Apparentemente preoccupati per quello che avrebbe potuto scoprire, i propugnatori degli OGM scrissero lettere al governo chiedendo che il sussidio le fosse revocato. 
Uno scienziato tentò di convincere il Ministro dell’Agricoltura dell’Australia dell’Ovest presentando un resoconto che riassumeva soltanto 60 ricerche su animali nutriti con OGM, una quantità infinitesimale di ricerche per giustificare l’esposizione dell’intera popolazione ai cibi OGM. Un’indagine più accurata invece mostrò che la maggior parte dei 60 casi non erano affatto studi sulla sicurezza. Erano studi sulla produzione, misurazione, per esempio del peso delle carcasse degli animali. Soltanto 9 contenevano dati applicabili alla salute umana. E 6 su 9 mostravano effetti avversi in animali alimentati a prodotti OGM! La dott.ssa Carman sottolineò che quel resoconto “non supporta i dati che le colture OGM siano sicure da cibarsene. Al contrario, fornisce le prove che le colture OGM potrebbero essere dannose per la salute.”

 
Terje Traavik
"I Filippini che vivono vicino a campi coltivati a mais OGM sviluppano gravi sintomi durante l’impollinazione del mais; materiale genetico inserito nelle colture OGM si è trasferito sugli organi dei ratti dopo un singolo pasto; e le ipotesi sulla sicurezza di virus geneticamente progettati sono capovolte, richiamando la questione sulla sicurezza di usare questi virus nei vaccini”.
L’industria biotecnologica attaccò senza pietà il Dr. Traavik. I pretesti? Presentò del lavoro non pubblicato. La presentazione di dati preliminari a conferenze di professionisti é una vecchia tradizione nell’ambito della scienza, qualcosa a cui l’industria biotecnologica stessa fece affidamento nel 1999 tentando di contraffare le prove che le farfalle erano in pericolo d’estinzione a causa del mais OGM.
Per ironia della sorte, tre anni dopo aver messo in discussione il lavoro di Traavik, gli stessi proponenti criticarono duramente una pubblicazione paritetica per non aver citato dati non pubblicati che furono presentati in una conferenza. Il documento mostra come il mais Bt OGM che era caduto in ruscelli può uccidere “le larve delle mosche”, il che potrebbe gravemente sconvolgere gli ecosistemi marini. Lo studio fece partire una serie di attacchi contro il suo autore, l’ecologista Emma Rosi-Marshall.
 
Le aziende Impediscono Studi Sulle loro Colture OGM.
Quando alla Ohio State University l’ecologista Allison Snow scoprì i problematici effetti collaterali nei fiori di girasole OGM, la Pioneer Hi-Bred International e la Dow AgroSciences bloccarono ulteriori ricerche rifiutandosi di fornire altri semi e geni OGM.
Dopo che Marc Lappé e Britt Baley scoprirono importanti riduzioni degli isoflavoni contro il cancro nei semi di soia OGM della Monsanto, il venditore dei semi, Hartz, gli disse che quei campioni non potevano più essere forniti.
La ricerca di un genetista su vegetali in una importante università americana fu anche ostacolata quando le due società gli rifiutarono del mais OGM. Infatti, quasi nessuno studio indipendente viene condotto visto che potrebbe trovare problemi. In un articolo scottante di un opinionista, uscito su Scientific American nell’agosto 2009, si diceva: “ le aziende Agritecnologiche si sono concesse il potere di veto sui lavori svolti da ricercatori indipendenti… Solo studi che le compagnie produttrici di sementi hanno approvato, vedranno la luce in giornali paritari.”
Un gruppo di 24 scienziati che si occupano del mais e degli insetti protestarono contro questa restrizione in una lettera inviata all’Agenzia della Protezione Ambientale. Essi ammonirono che l’impossibilità di avere accesso alle sementi OGM da parte delle aziende biotecnologiche significa che ci può non essere una vera ricerca indipendente su questioni critiche. Per certo gli scienziati non hanno reso note le loro identità per paura di rappresaglie da parte delle aziende. L’accesso ristretto non si limita agli Stati Uniti. Quando uno scienziato giapponese volle condurre studi sul nutrimento degli animali con semi di soia GM per esaminarle, in Giappone sia il governo sia il produttore delle sementi, la Dupont ,si rifiutarono di fargli avere dei campioni.
 
Il professore ungherese Bela Darvas scoprì che il mais OGM della Monsanto mette in pericolo specie in via d’estinzione nel suo paese. La Monsanto immediatamente non gli fornì più sementi. Il Dott. Darvas successivamente tenne una conferenza sulle sue scoperte preliminari e riscontrò che stava circolando un resoconto falso e incriminante sulla sua ricerca. Risalì a un’addetta alle relazioni pubbliche della Monsanto, la quale sosteneva che questa ricerca apparve misteriosamente sulla sua scrivania, così la fece circolare mezzo fax.
 
Contaminazione da OGM: Non Fate Domande e Soprattutto Non Parlatene.
Nel 2005, uno scienziato raccolse campioni di sementi da tutta la Turchia per valutare l’estensione della contaminazione da varietà OGM. Secondo il quotidiano Turkish Daily News, proprio prima che le sue sperimentazioni fossero completate, la dottoressa fu assegnata a un altro dipartimento e le fu negato l’accesso al laboratorio.

Si chieda a Ignacio Chapela, un ecologista microbiologo dell’Università di Berkeley. Nel 2001, scoprì che alcune varietà di mais indigeno in Messico -- paese fonte della diversità genetica mondiale del mais – furono contaminate tramite l’impollinazione con varietà OGM. Il governo bandì il mais OGM per prevenire proprio questa possibilità, ma evidentemente il mais americano che viene importato come cibo è stato piantato comunque.
Il Dott. Chapela sottopose le sue scoperte a Nature, e per cortesia di cui successivamente si pentì, informò il governo Messicano della sua prossima pubblicazione. Fu convocato per un incontro con un furente Direttore della Commissione per la Biosicurezza e per gli OGM. La conferma di Chapela della contaminazione avrebbe ostacolato l’introduzione del mais OGM. Fu minacciato e le intimidazioni implicavano persino: “Sappiamo dove i tuoi bambini vanno a scuola”.
Quando un Chapela traumatizzato, non dava ancora cenno di fare marcia indietro, allora il Sottoministro all’agricoltura gli fece recapitare un fax affermando che a causa del suo documento scientifico, Chapela sarebbe stato considerato personalmente responsabile per tutti i danni causati all’agricoltura e all’economia in generale.
Il giorno in cui il documento di Chapela fu pubblicato, Mary Murphy e Andura Smetacek iniziarono a inviare messaggi a un listserver di un’azienda biotecnologica chiamata AgBioWorld., distribuendoli a più di 3000 scienziati. Esse dichiararono il falso sostenendo che Chapela era prevenuto, che il suo documento non era stato comprovato e che Chapela era il “primo e il principale attivista” e la sua ricerca fu pubblicata in collusione con gli ambientalisti. Presto, centinaia di altri messaggi apparvero, ripetendo e arricchendo le accuse. Dal listserver partì una petizione e tempestò Nature con una campagna mondiale chiedendo la ritrattazione.
Anche l’Università di Berkeley ricevette lettere da tutto il mondo che tentavano di convincerli a non concedere la cattedra a Chapela.
Egli ricevette un grandissimo sostegno dal college e dal dipartimento, ma la lobby biotecnologica internazionale era troppo forte. Gli fu negata la cattedra e solo dopo che Chapela aprì una causa legale, alla fine l’Università riconsiderò la decisione.
Poi quando gli investigatori analizzarono le caratteristiche delle mail inviate dagli agitatori Mary Murphy e Andura Smetacek, le due si rivelarono non essere le semplici cittadine che sostenevano di essere. Secondo il Guardian, entrambi erano nomi inventati, usati da un’azienda di pubbliche relazioni che lavorava per Monsanto. Alcune delle email della Smetacek avevano anche l’indirizzo di protocollo di gatekeeper2.monsanto.com, il server di proprietà della Monsanto.
La scienza e il dibattito vengono messi a tacere.
Secondo il dott. Chapela c’è di fatto un’interdizione a scienziati “che fanno certe domande e che scoprono determinati risultati”. Egli sostiene: “ E’ molto duro per noi pubblicare in questo campo. Le persone sono spaventate.” Disse a Nature che i giovani “non entrano in questo campo esattamente perché sono delusi da ciò che vedono”.
Un membro del Parlamento Neo-Zelandese Sue Kedgley disse alla Commissione Reale nel 2001: “Personalmente sono stata contattata al telefono e mezzo mail da parecchi scienziati che sono molto preoccupati per alcuni aspetti della ricerca che viene fatta… e dei legami sempre più stretti che si stanno sviluppando tra la scienza e il commercio, e c’è chi é convinto che se essi esprimono questi timori pubblicamente … oppure se anche gli vengono poste domande scomode e difficili, essi verranno sollevati dai loro incarichi”.
Il biologo Phil Regal dell’Università del Minnesota testimoniò davanti alla stessa Commissione: “penso che le persone che si occupano di ingegneria genetica diranno mea culpa e chiederanno perdono, come il Papa fece per l’inquisizione.”
Sue Kedgley ha un’idea differente; propone:
facciamo esperimenti di laboratorio su umani usando come volontari, i conoscenti e i parenti degli scienziati che lavorano sull’ingegneria genetica, visto che sono così convinti della sicurezza dei prodotti che stanno creando e sono certa che queste persone saranno contenti di far parte di questi esperimenti di laboratorio”.
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Per apprendere di più sui pericoli degli OGM e ciò che si può fare per porre fine all’ingegneria genetica sul cibo, si veda il sito www.ResponsibleTechnology.org.
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traduzione per The Living Spirits: Tatiana Coan
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integralmente tratto da Living Spirit