martedì 10 marzo 2015

Mobilità ed inquinamento

 
Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico, il traffico veicolare privato non è il primo dei problemi e neanche quello più facilmente risolvibile se lo si affronta cercando di lavorare sugli effetti invece che sulle cause.
Il suo impatto sul totale delle emissioni dannose ammonterebbe infatti a circa il 16%. Va sottolineato che questo dato non prende in considerazione l’emissione della tanto vituperata CO2 in quanto, ammesso e non concesso che sortisca effettivamente un effetto negativo sull’atmosfera - magari sotto forma di effetto serra - allora sarebbe necessario svuotare il mare e azzerare tutte le forme di vita presenti sul pianeta (a parte funghi e batteri anaerobici) per evitare un’emissione naturale di CO2 di tale portata da rendere insignificante il contributo da parte dei motori a combustione… .
In poche parole se si volessero ridurre, in base a chissà quali cervellotiche motivazioni, le emissioni di CO2 dovute alle attività antropiche allo scopo di ridurre le emissioni globali sarebbe come limitarsi a bere esclusivamente acqua a ridotto contenuto di sodio (al massimo pochi milligrammi o decine di mg al litro) continuando ad abbuffarsi di formaggi e salumi (diversi GRAMMI ovvero unità composte da 1000 milligrammi di sodio al chilo).
Ecco: una cosa realizzabile nell’arco di una settimana per ridurre l’inquinamento ambientale dovuto sia all’autotrazione che alle risultanze del cattivo smaltimento dei contenitori in plastica, sarebbe smetterla da un giorno all’altro con un’usanza demenziale ed antisalutista nella quale l’Italia è prima al mondo: quella di acquistare acqua “potabile” in contenitori di plastica. Milioni di ettolitri di acqua potabile (prima d’essere imbottigliata) viaggiano infatti continuamente senza senso tra i 4 angoli della penisola: ormai sembra normale a tutti bere in Sicilia acqua delle Alpi o proveniente addirittura dalla Francia! Quando – nella quasi totalità dei casi – il prezioso liquido è contenuto in bottiglie di plastica perde anche la sua potabilità a causa del rilascio di bisfenolo-A e di ftalati, oltre che alle proliferazioni batteriche che possono svilupparsi in contenitori lungamente esposti al sole. Eppure, quest’acqua d’infima qualità gran parte dei consumatori sono disposti a pagarla circa 2000 volte in più dell’acqua molto più probabilmente potabile che esce dai rubinetti di casa. La cosa da fare, in questo caso è: prima di tutto smettere di considerare normale acquistare acqua in bottiglie di plastica e subito dopo smettere di considerare normale che l’acqua da bere debba essere pagata a qualcuno. Essa è di tutti e venderla dovrebbe essere considerato un crimine. Troverei giusto, se mai, far pagare un servizio di distribuzione che ne renda più agevole l’approvvigionamento quando però esiste la possibilità alternativa di procurarsene gratis.
Come conseguenza logica, bisognerebbe smettere di considerare normale che cibi esotici come arachidi, ananas e banane facciano parte della nostra dieta quotidiana e perfino che esista un massivo scambio di generi alimentari tra una regione e l’altra: questi scambi sono per me ammissibili ma andrebbero adeguatamente tassati a chilometro per incentivare il consumo di prodotti a chilometri zero e ridurre traffico ed inquinamento ambientale.
Un altro primato negativo in cui eccelliamo è il pendolarismo: non esiste aspetto peggiore della qualità della vita che essere costretti a dilapidare una parte di essa in reiterati viaggi quotidiani tra la nostra residenza ed il posto di lavoro! Anche qui, la soluzione ovvero l’incentivo al far bene sarebbe quello di tassare a chilometro datore e prestatore d’opera in base al percorso che il secondo deve compiere per recarsi sul posto di lavoro.
Ancora sul traffico, come suggerisco spesso, bisognerebbe lavorare sui suoi presupposti e non limitarsi a cercare - invano - di tamponare i suoi effetti finali. Chiedersi perché la gente ha bisogno di recarsi in centro per i suoi acquisti e per le sue pratiche burocratiche. Non sarebbe meglio decentrare i servizi primari in tanti piccoli centri rionali invece che riunirli in mega assembramenti centrali o periferici? In un mondo ideale e perfetto, secondo me, l’unico traffico che avrebbe totale giustificazione di esistere è quello turistico o ricreativo.

giovedì 22 maggio 2014

Putin evolution: NO OGM - Dure sanzioni per i colpevoli della disinformazione

 
 
Secondo quanto riportato dall’agenzia d’informazione Itar-Tass, i legislatori russi intendono criminalizzare le attività legate alle coltivazioni transgeniche, equiparando ogni pratica connessa agli Ogm ad un vero e proprio atto di terrorismo e imponendo, quindi, responsabilità penali per i produttori, i venditori ed i trasportatori di organismi geneticamente modificati.
Stando a quanto affermato dal quotidiano “Izvestia”, nell’edizione dello scorso giovedì, l’originale disegno di legge in materia presentato dal governo sarebbe stato sostituito da uno nuovo, a firma della commissione agricola di Stato, poiché giudicato troppo poco incisivo. Esso, infatti prevedeva che le responsabilità, per i danni inflitti dagli Ogm, dovessero essere estese ai soli funzionari dei governi locali e di quello nazionale. Inoltre, le responsabilità penali sarebbero ricadute solo sulle imprese e i funzionari del governo, lasciando, di contro, gli altri individui soggetti alla semplice azione disciplinare.
Il nuovo disegno di legge stabilisce, inoltre, un duro impianto sanzionatorio per tutti coloro che verranno riconosciuti colpevoli di aver occultato o distorto deliberatamente le informazioni relative all’impatto ambientale delle coltivazioni transgeniche.Secondo Kirill Cherkasov, vice presidente della commissione agricola della Duma di Stato, il nuovo disegno di legge dovrebbe essere esteso all’intero settore dell’ingegneria genetica, le importazioni di prodotti contenenti Ogm sono aumentate notevolmente da quando la Russia ha aderito all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc ). Il funzionario ha, inoltre, reso nota la volontà da parte del governo di emettere un pacchetto di emendamenti alle leggi nazionali per disciplinare quegli aspetti tecnici ed economici legati alle attività sugli Ogm, secondo quanto stabilito dalla riunione parlamentare ad hoc dello scorso autunno.
 

giovedì 17 aprile 2014

Quando la normalità è anormale

 
Se esiste una prova schiacciante tra le tante possibili che confermino le reiterate operazioni di modificazine climatica in corso, è quando - di tanto in tanto - tali operazioni vengono sospese!
La "normalità" consiste ormai in cieli bianchicci e decorsi atmosferici giornalieri difficilmente interpretabili mentre l'anormalità prevede che in assenza di nubi e sistemi nuvolosi in qualche modo imbriferi o "di cattivo tempo", i cumuli "di bel tempo" si manifestino gai in un cielo omogeneamente azzurro.
 
In realtà, più che di normalità o meno dovremmo parlare di consuetudine, in quanto è evidente che il risultato di irrorazioni aeree giornaliere a tappeto non può in alcun modo considerarsi "normale".

Almeno qui in Toscana, infatti, negli ultimi giorni si è potuto notare un insolito ritorno ad una normalità meteorologica, guarda caso contestualmente ad una sospensione delle irrorazioni aeree inequivocabilmente identificabili come tali.
La fine di questa alterazione antropica delle condizioni climatiche ha comportato in tempi brevissimi (l'arco di una nottata) una normalizzazione delle temperature verso il basso, dato l'effetto serra provocato dai particolati (non più) in sospensione, ed il manifestarsi dei cumuli di bel tempo in un cielo chiaramente sereno, quindi azzurro.



Dopo un inverno privo di carattere, si può apprezzare almeno uno scampolo di primavera con la sua aria fresca che ci sembra fredda solo perché... l'inverno è stato anormalmente caldo. E per anormale, intendo riferirmi alle medie climatiche alle quali eravamo abituati prima dell'avvento delle irrorazioni aeree.
 
In questo periodo, sugli Appennini è nevicato e sta nevicando ancora, come all'inizio dell'inverno avevo pronosticato parlando con i miei amici, e questa consuetudine del colpo di coda primaverile di un inverno scialbo torna "stranamente" utile alle lobbies dell'alimentazione, creando, per le colture locali, condizioni di rischio per le piante sbocciate con troppo anticipo.
Basterebbe questo per rendersi conto di uno dei tanti motivi per i quali si spendono tanti soldi per condurre operazioni di modificazione climatica su vasta scala. Uno solo dei tanti.

domenica 13 aprile 2014

Irrorazioni aeree l'argomento più censurato dai debunkers di regime

Come osservato una volta dall'Avvocato Franceschetti, in rete è possibile dire di tutto senza tema di smentite: dall'accusare esplicitamente (ed a ragione) un magistrato di essere stato uno degli autori dei delitti ascritti al Mostro di Firenze fino a preconizzare con certezza assoluta (un po' meno a ragione...) l'imminente avvento del Grande Dio della nutella ma guai a parlare di Geoingegneria che l'esercito dei disinformatori di professione è pronto a scagliarsi con tutta la sua violenza verbale contro chi denuncia le operazioni in atto. Il problema è che a dar loro man forte non solo c'è la cansura di regime ma anche un esercito di Utili Idioti pronti a schierarsi contro qualsiasi tesi anti-estabilishment nel terrore di essere presi per dei creduloni al secolo irragionevoli sostenitori di bufale internettiane.
 
Questa volta, bersaglio della task-force di sub-umani prezzolati è stato niente meno che il sito ilMeteo.it che da buon sito meteorologico, non può non tener conto delle operazioni di modificazione climatica in atto! Se ti occupi di meteo non puoi non accorgerti delle scie chimiche altrimenti i casi sono due: o non ossevi MAI il cielo e scrivi solo stupidaggini oppure t'intendi di meteorologia come io m'intendo d'Ikebana, cioè nulla.
Non si può neanche ignorare che l'argomento sia stato ormai sdoganato quanto a credibilità dopo che, nel corso di una decina d'anni circa, è stato affrontato e comprovato a più riprese oltre che dagli attivisti anche da autorevoli scienziati, da militari d'alto rango e da politici eletti alle camere.
 
Pieno sostegno quindi a chi denuncia a chiare lettere queste abominevoli operazioni, ed in particolare ad un sito affermato come ilMeteo.it.

 
 
links di approfondimento suggeriti da nocensura.com:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 4 gennaio 2014

Renzi e M5S concordi sul nazi-solidal-negazionismo TSO per i dissidenti

Quando una FATTO si dimostra pericoloso per l'ordine costituito, non esistono più divisioni tra i governanti servi delle lobbyes: prevale l'interesse comune di mantenimento dello status quo.
Così come la morale trasversalcomune è pronta ad indignarsi all'unisono quando qualcuno si adopera per ricercare la verità nella grande farsa dell'Olocausto, essa si mobilita all'unisono e senza differenze ideologiche quando si tenta di scoperchiare il vaso di Pandora delle irrorazioni aeree clandestine. Argomento tabù per eccellenza sui cui addentellati è lecito sviluppare qualsiasi tipo di ipotesi: dalle più ovvie alle più incredibili ma non certo per questo meno realistiche, infatti la credibilità di una notizia non ha nulla a che vedere con la sua concretezza, anche se questo è un concetto difficile da metabolizzare per i poveri di spirito che rappresentano purtroppo la maggioranza della popolazione.

Così, una delle prime sparate nazi o vetero-comunista (a seconda della prospettiva dell'osservatore) renziane è stata la sua proposta di imporre il Trattamento Sanitario Obbligatorio per chiunque parli delle Scie Chimiche, dimostrando in un sol colpo:

- Se ignora il problema ovvero lo ritiene veramente una bufala internettiana,  ha dimostrato solo ignoranza del problema specifico oppure della politica nazionale prima che se ne interessasse: l'accordo Italia-USA sulla modificazione climatica risale infatti ad oltre 10 anni fa.

- Se ne è cosciente, allora egli è solo uno dei volti nuovi con cui si manifesta il vecchio sinattaccabile Sistema, capacissimo di negare l'evidenza ed ignorare l'enorme mole di prove che attestano le operazioni di irrorazione aerea e modificazione climatica in corso da decenni.
 
- In ogni caso, ha dimostrato di possedere il requisito fondamentale dell'amministratore di potere altrui: l'intolleranza verso gli oppositori o verso chi semplicemente non è allineato con le menzogne propagandate come verità imprescindibile dai media di regime.
 
Con questa esternazione buttata là, ha mostrato il suo vero volto, il bamboccio fiorentino avrebbe fatto meglio a stare zitto nell'interesse della sua stessa immagine.
Ma d'altra parte, se non si trattasse di un nuovo ligio alfiere di regime, non avrebbe lo spazio mediatico che gli viene concesso, a detrimento di trattazioni più importanti di un cambio di personaggio ai vertici di uno dei tanti volti dello stesso potere.
 
In questo contesto s'inserisce un post visto nel blog del M5S che, nella chiara intenzione dell'autore, vorrebbe discreditare l'attendibilità di un partito denunciando l'impegno di alcuni suoi (ex)componenti nel portare all'ordine del giorno delle Camere lo spinoso problema delle irrorazioni aeree, come se l'attenzione su questa triste ed innegabile realtà fosse equiparabile ad una seria ricerca su Babbo Natale.
Ma forse l'autore del post è più subdolo di quanto si possa pensare ed allora bisogna prendere in considerazione che lo scopo dell'articolo non è tanto quello di criticare (ulteriormente) il PD nell'ambito di una platea già sufficientemente disgustata dal suo operato ma proprio quello di ribadire come scontata l'inattendibilità del problema delle Scie Chimiche.
 

 
 
Scorrendo poi i commenti all'articolo, ci si può rendere conto della composizione "ideologica", individuabile quasi in percentuale, dei simpatizzanti M5S e soprattutto della presenza di una intransigente linea di partito: qualsiasi voce palesemente contraria ad essa viene immediatamente sommersa da pacati ma fermi dissensi miratri a ridurre il problema, ancora una volta, ad una bufala internettiana immeritevole di approfondimenti. Per dirla alla Barnard, di cui sono ancora in attesa di un tardivo ravvedimento, da persona intelligente qual'è, per loro l'argomento non supera la soglia della demenza e quindi non va indagato.
L'esatto contrario di un atteggiamento scientifico, un po' come la pensa il fisico Richard Garwin sulla fusione fredda (vedi recente articolo sulla fusione fredda).
 
Articolo di riferimento:

domenica 22 dicembre 2013

A Modena contro le irrorazioni aeree clandestine

Ieri nella città emiliana ha avuto luogo una manifestazione organizzata per protestare verso uno dei problemi più gravi e pervicacemente negati dal Sistema degli ultimi anni: le irrorazioni aeree clandestine, note ai più come "Scie Chimiche".
Che si tratti di uno dei problemi più scottanti in assoluto è provato senza ombra di dubbio dalla stessa mole di polemiche, ridicolidizzazioni e smentite filo-governative conseguenti ad ogni tentativo di divulgazione: veri disperati contrattacchi mediatico-propagandistici inusitati perfino contro problemi altrettanto gravi come gli omicidi rituali massonici ed il signoraggio bancario.
Pare proprio, infatti, che le Scie Chimiche rappresentino il tallone d'Achille del Sistema: troppo evidenti e pericolose per ammettere che esistano. E proprio giocando sulla loro inequivocabile evidenza, il Sistema si avvale di sofismi pseudo-scientifici per dimostrare che... non esistono!!
Le dimostrazioni dei "periti di parte" sono risibili per chiunque sia cosciente del problema anche dal punto di vista tecnico ma purtroppo hanno facile presa sulla maggioranza della popolazione che, elettivamente come tutte le maggioranze, non ha gli strumenti culturali ed intellettivi per capacitarsi ed analizzare la realtà dei fatti. Per il mantenimento dell'ignoranza infatti funziona ancora molto bene l'assunto che la cultura in quanto tale sia sostanzialmente umanistica e che le conoscenze scientifiche siano da relegare agli specialisti di settore, come se questi ultimi non si ponessero mai interrogativi sui massimi sistemi... .
La differenza è, semmai, che a volte sono proprio questi ultimi e non i primi ad avvicinarsi maggiormente alla Conoscenza pura, quella ricavata da deduzioni scientifiche e non sa opinabili e personali elucubrazioni mentali. Non a caso, dopo le generazioni di greci che gettarono le basi del nostro metodo filosofico e scientifico (ma allora non si operava questa dicotomia...), e dopo i pensatori che hanno elaborato e completato il loro pensiero, ci è voluto un chimico accademico - anche se acculturato in parecchie altre discipline - per accertare - e non dico ipotizzare - alcuni scottanti realtà sulla nostra natura che quasi certamente sono state finora appannaggio solo di una ristrettissima cerchia di esoteristi e tramandate gelosamente all'interno delle loro associazioni.
Mi riferisco ovviamente agli studi del Professor Corrado Malanga sulla natura umana.

L'importanza di questa manifestazione risiede nella sua stessa natura: tratta un argomento che è noto da anni quasi esclusivamente ai naviganti della rete ma in gran parte ignorato da chi non la usa per ricercare informazioni. E nel nostro Paese la percentuale stimata di popolazione che accede alla rete per ricercare informazioni è di circa l'1%. Per "informazioni" s'intende ovviamente qualcosa di alternativo alla propaganda ed al "politicamente corretto" divulgato dai media di regime. Nel senso che non significa esattamente "informarsi" andarsi a leggere gli articoli del Corriere della Sera o di Repubblica su internet invece che sulla carta stampata... .


 
Dal video andrebbe stralciata solo l'ingenua affermazione di un attivista circa una presunta "trasmutazione genetica del terreno" che, anche se denuncia chiaramente  uno degli effetti causati dalle irrorazioni sul territorio, non è corretta dal punto di vista informativo scientifico.
Mi dispiace metterla in evidenza ma errori del genere possono costituire appigli su cui costruiscono le loro tesi negazioniste i debunkers del Sistema.
Ma, parafrassando Mark Twain, alla verità non è permesso sbagliare: a differenza della menzogna dev'essere credibile per venire accettata.
 
Links di riferimento:
- L'accordo Italia-USA sulla sperimentazione climatica (articolo interno)

sabato 21 dicembre 2013

Cronistoria della Fusione Fredda

Com’è noto ai meglio informati, uno dei tanti metodi per produrre energia “alternativa” in modo pulito e conveniente è avvalendosi della fusione nucleare debole che, a differenza della normale fissione, NON utilizza né produce sostanze radioattive ed è riproducibile anche in impianti di dimensioni tanto ridotte da poter essere facilmente trasportati in prossimità del luogo di utilizzo. Questo significa che un ulteriore vantaggio della fusione fredda sulla fissone è che può fare tranquillamente a meno di grossi elettrodotti evitando il loro impatto ambientale, il loro costo e la perdita di energia che avviene durante il suo trasporto (mediamente il 30%).
Per quanto riguarda questa forma di energia, ci troviamo a cavallo tra la seconda e la terza fase prevista da Schopenhauer per ogni nuova verità: la Fusione Fredda infatti è stata prima ridicolizzata, poi violentemente contrastata ed ora alcuni enti ufficiali, tra cui la NASA, l’ENEA  e nientemeno che la Marina Militare degli Stati Uniti, hanno cominciato ad ammettere non solo che funziona, esattamente come hanno sempre dimostrato i suoi pionieri ma che conviene anche. Tra un po’ sarà accettata dal dominio pubblico come “evidente”… .
Conoscendo i metodi “di contrasto” del Sistema per evitare che qualcosa possa minacciare il mantenimento dello Status Quo, ci accorgiamo che per la FF sono stati applicati tutti: dal discredito alla distruzione delle carriere, dall’intimidazione all’omicidio. Ma ancora una volta, la verità è venuta faticosamente ed inesorabilmente a galla nonostante i tentativi di affossamento.
Gli interessi che girano attorno alla fissione sono enormi e non solo di natura economica apparente: l’affare più grosso e sottaciuto deriva infatti dalla produzione di plutonio come elemento di risulta della reazione. Questo elemento è utilizzabile unicamente per la costruzione di ordigni bellici ma tanto è già sufficiente a giustificare il ricorso ad una forma così (altrimenti) sconveniente di produzione dell’energia. In effetti, l’elettricità prodotta nelle centrali a fissione costituisce solo un parziale recupero energetico permesso dall’acqua surriscaldata dalla reazione, a fronte di costi per altro inaccettabili.
Le centrali a fissione infatti necessitano di costosissime progettazioni, realizzazioni, sorveglianze ed enormi costi di “smaltimento” ma più esattamente di occultamento delle scorie radioattive, affare com’è noto in mano alla fazione del Sistema da esso stesso definita “Criminalità Organizzata”.
Nell’attesa di veder definitivamente smantellati tutti gli obsoleti e vetusti impianti a fissione, mi sembra utile ricordare, in ordine cronologico, le principali vicende che hanno caratterizzato fino al 2012 la tecnologia della Fusione Fredda.
·         30 marzo 1974 – Il chimico Omero Speri deposita a suo nome il brevetto 1024274 Produzione energia termonucleare controllata dell’idrogeno e i suoi isotopi. Alla costruzione del prototipo funzionante collaborò il suo amico Piero Zorzi ed insieme cercarono di proporre e divulgare questa nuova tecnologia sufficiente da sola ad emanciparsi dalla dipendenza dai carburanti fossili. Da subito furono forzosamente “invitati” a rivolgersi ad enti esteri e dopo un misterioso viaggio in Israele e senza dare spiegazioni, abbandonarono per sempre il loro progetto.
·         23 marzo 1989 – Gli elettrochimici Martin Fleischmann dell’Università di Southampton e Stanley Pons dell’Università dello Utah, spiegarono in conferenza stampa che era possibile ottenere energia pulita a costi irrisori mediante un semplice procedimento elettrochimico capace d’innescare reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura. Pochi mesi dopo lo storico annuncio, le loro carriere furono distrutte attraverso una campagna denigratoria e furono costretti a ritirarsi a vita privata.
·         1991 – L’autorevole fisico del Massachusetts Institute of Technology Eugene Mallove dichiarò pubblicamente che la relazione decisiva sulla fusione fredda era stata inspiegabilmente manipolata dai ricercatori dello stesso istituto; per protesta si dimise dal MIT.
·         1997Un gruppo di ricercatori di Cincinnati riuscì a trasmutare completamente 100mg di nitrato di torio, generando elementi non radioattivi e di massa inferiore come rame e titanio. La sperimentazione si svolse impiegando una cella elettrolitica tenuta a 130°C ed a 3atm, elettrodi di zirconio e corrente alternata ad appena 50Hz, frequenza delle reti domestiche. Tali risultati furono successivamente ripetuti con successo dal ricercatore Francesco Celani del INFLN-LN di Frascati confermando così la possibilità fisica di rendere inerti le pericolose scorie prodotte dalle centrali a fissione.
·         1998 – Dopo anni di sperimentazione condotta in Giappone, gli scienziati Yoshiaki Arata e Zhang Yue-Chang riscontrano un notevole eccesso di energia durante una sperimentazione  durata ben 12 giorni ma condotta utilizzando forti pressioni.
·         1998 – I ricercatori giapponesi Tadayoshi Omori e Tadahiko Mizuno della Hokkaido University mettono a punto un metodo di Fusione Fredda elementare e riproducibile al 100% utilizzando solo due elettrodi di tungsteno immersi in una soluzione di carbonato di potassio in acqua distillata come elettrolita ed una tensione variabile tra i 160 ed i 300V.
·        1999 – Eugene Mallove pubblica l’eloquente libro inchiesta Fire from Ice in cui denuncia la deliberata soppressione dei risultati ottenuti con la sperimentazione dal MIT e da parte di altri gruppi di potere accademici.
·         10 aprile 2002 – Martin Fleishmann in visita ai laboratori di fisica nucleare dell’ENEA di Frascati si complimenta con Carlo Rubbia per i risultati ottenuti da Giuliano Preparata ed il suo team che confermavano la ricerca da lui pubblicata nel 1989.
·         febbraio 2002Il laboratorio di San Diego CA della Marina USA pubblica il rapporto 1862 di una sperimentazione durata dal 1989 nel 2002 e che conferma i risultati ottenuti da Fleishmann e Pons.
·         2002 – Il rapporto 41 stilato da ricercatori ENEA attestò sia il guadagno di energia che la trasmutazione della materia che avvenivano con la fusione fredda Fleishmann-Pons. Il risultato, conseguito da Giuliano Preparata, Antonella De Ninno, Antonio Frattolillo ed Emilio Del Giudice nel corso di sperimentazioni avviate nel 1999, fu insabbiato per opera dello stesso istituto, fu tolto loro il progetto e non ottennero nessun riconoscimento per il lavoro svolto. Lo stesso Carlo Rubbia si rese irreperibile dopo aver inizialmente appoggiato il progetto. Il rapporto della rivoluzionaria sperimentazione fu inviato alle prestigiose riviste Science e Nature, ma mai pubblicato.
·         14 maggio 2004 – Eugene Mallove fu massacrato a bastonate e gli inquirenti archiviarono il caso come tentativo di rapina. Questo è il potere.
·         24 aprile 2009 – Va in onda su CBS News un servizio di 60’ realizzato dal giornalista Scott Pelley nel quale fa luce sulla reale natura della Fusione Fredda. Nel corso del servizio, il fisico elettrochimico Michael McKubre afferma di aver ottenuto risultati a dir poco straordinari – ma sistematicamente ignorati - nel corso di vent’anni di sperimentazione; il ricercatore indipendente Robert Duncan, inizialmente scettico sulla reazione fu costretto a cambiare radicalmente idea dopo aver osservato una sperimentazione condotta da un laboratorio israeliano. L’esito della verifica fu però completamente disatteso dal  fisico accademico Richard Garwin avvalendosi del sofisma “Se non capiamo come funziona, allora è inutile.”
·         28 febbraio 2010 – Sul Journal of Nuclear Physics viene pubblicato un articolo in cui l’ingegnere Andrea Rossi ed il fisico Sergio Focardi annunciano il loro imminente brevetto di un reattore a fusione fredda ad alto rendimento energetico, il noto E-Cat.
·         2012la NASA ammette il proprio programma di sviluppo di motori a Fusione Fredda.


Per la redazione di questo articolo ci si è avvalsi del libro ESPERIMENTI SCIENTIFICI NON AUTORIZZATI di Marco Pizzuti - EDIZIONI IL PUNTO D'INCONTRO