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sabato 21 dicembre 2013

Cronistoria della Fusione Fredda

Com’è noto ai meglio informati, uno dei tanti metodi per produrre energia “alternativa” in modo pulito e conveniente è avvalendosi della fusione nucleare debole che, a differenza della normale fissione, NON utilizza né produce sostanze radioattive ed è riproducibile anche in impianti di dimensioni tanto ridotte da poter essere facilmente trasportati in prossimità del luogo di utilizzo. Questo significa che un ulteriore vantaggio della fusione fredda sulla fissone è che può fare tranquillamente a meno di grossi elettrodotti evitando il loro impatto ambientale, il loro costo e la perdita di energia che avviene durante il suo trasporto (mediamente il 30%).
Per quanto riguarda questa forma di energia, ci troviamo a cavallo tra la seconda e la terza fase prevista da Schopenhauer per ogni nuova verità: la Fusione Fredda infatti è stata prima ridicolizzata, poi violentemente contrastata ed ora alcuni enti ufficiali, tra cui la NASA, l’ENEA  e nientemeno che la Marina Militare degli Stati Uniti, hanno cominciato ad ammettere non solo che funziona, esattamente come hanno sempre dimostrato i suoi pionieri ma che conviene anche. Tra un po’ sarà accettata dal dominio pubblico come “evidente”… .
Conoscendo i metodi “di contrasto” del Sistema per evitare che qualcosa possa minacciare il mantenimento dello Status Quo, ci accorgiamo che per la FF sono stati applicati tutti: dal discredito alla distruzione delle carriere, dall’intimidazione all’omicidio. Ma ancora una volta, la verità è venuta faticosamente ed inesorabilmente a galla nonostante i tentativi di affossamento.
Gli interessi che girano attorno alla fissione sono enormi e non solo di natura economica apparente: l’affare più grosso e sottaciuto deriva infatti dalla produzione di plutonio come elemento di risulta della reazione. Questo elemento è utilizzabile unicamente per la costruzione di ordigni bellici ma tanto è già sufficiente a giustificare il ricorso ad una forma così (altrimenti) sconveniente di produzione dell’energia. In effetti, l’elettricità prodotta nelle centrali a fissione costituisce solo un parziale recupero energetico permesso dall’acqua surriscaldata dalla reazione, a fronte di costi per altro inaccettabili.
Le centrali a fissione infatti necessitano di costosissime progettazioni, realizzazioni, sorveglianze ed enormi costi di “smaltimento” ma più esattamente di occultamento delle scorie radioattive, affare com’è noto in mano alla fazione del Sistema da esso stesso definita “Criminalità Organizzata”.
Nell’attesa di veder definitivamente smantellati tutti gli obsoleti e vetusti impianti a fissione, mi sembra utile ricordare, in ordine cronologico, le principali vicende che hanno caratterizzato fino al 2012 la tecnologia della Fusione Fredda.
·         30 marzo 1974 – Il chimico Omero Speri deposita a suo nome il brevetto 1024274 Produzione energia termonucleare controllata dell’idrogeno e i suoi isotopi. Alla costruzione del prototipo funzionante collaborò il suo amico Piero Zorzi ed insieme cercarono di proporre e divulgare questa nuova tecnologia sufficiente da sola ad emanciparsi dalla dipendenza dai carburanti fossili. Da subito furono forzosamente “invitati” a rivolgersi ad enti esteri e dopo un misterioso viaggio in Israele e senza dare spiegazioni, abbandonarono per sempre il loro progetto.
·         23 marzo 1989 – Gli elettrochimici Martin Fleischmann dell’Università di Southampton e Stanley Pons dell’Università dello Utah, spiegarono in conferenza stampa che era possibile ottenere energia pulita a costi irrisori mediante un semplice procedimento elettrochimico capace d’innescare reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura. Pochi mesi dopo lo storico annuncio, le loro carriere furono distrutte attraverso una campagna denigratoria e furono costretti a ritirarsi a vita privata.
·         1991 – L’autorevole fisico del Massachusetts Institute of Technology Eugene Mallove dichiarò pubblicamente che la relazione decisiva sulla fusione fredda era stata inspiegabilmente manipolata dai ricercatori dello stesso istituto; per protesta si dimise dal MIT.
·         1997Un gruppo di ricercatori di Cincinnati riuscì a trasmutare completamente 100mg di nitrato di torio, generando elementi non radioattivi e di massa inferiore come rame e titanio. La sperimentazione si svolse impiegando una cella elettrolitica tenuta a 130°C ed a 3atm, elettrodi di zirconio e corrente alternata ad appena 50Hz, frequenza delle reti domestiche. Tali risultati furono successivamente ripetuti con successo dal ricercatore Francesco Celani del INFLN-LN di Frascati confermando così la possibilità fisica di rendere inerti le pericolose scorie prodotte dalle centrali a fissione.
·         1998 – Dopo anni di sperimentazione condotta in Giappone, gli scienziati Yoshiaki Arata e Zhang Yue-Chang riscontrano un notevole eccesso di energia durante una sperimentazione  durata ben 12 giorni ma condotta utilizzando forti pressioni.
·         1998 – I ricercatori giapponesi Tadayoshi Omori e Tadahiko Mizuno della Hokkaido University mettono a punto un metodo di Fusione Fredda elementare e riproducibile al 100% utilizzando solo due elettrodi di tungsteno immersi in una soluzione di carbonato di potassio in acqua distillata come elettrolita ed una tensione variabile tra i 160 ed i 300V.
·        1999 – Eugene Mallove pubblica l’eloquente libro inchiesta Fire from Ice in cui denuncia la deliberata soppressione dei risultati ottenuti con la sperimentazione dal MIT e da parte di altri gruppi di potere accademici.
·         10 aprile 2002 – Martin Fleishmann in visita ai laboratori di fisica nucleare dell’ENEA di Frascati si complimenta con Carlo Rubbia per i risultati ottenuti da Giuliano Preparata ed il suo team che confermavano la ricerca da lui pubblicata nel 1989.
·         febbraio 2002Il laboratorio di San Diego CA della Marina USA pubblica il rapporto 1862 di una sperimentazione durata dal 1989 nel 2002 e che conferma i risultati ottenuti da Fleishmann e Pons.
·         2002 – Il rapporto 41 stilato da ricercatori ENEA attestò sia il guadagno di energia che la trasmutazione della materia che avvenivano con la fusione fredda Fleishmann-Pons. Il risultato, conseguito da Giuliano Preparata, Antonella De Ninno, Antonio Frattolillo ed Emilio Del Giudice nel corso di sperimentazioni avviate nel 1999, fu insabbiato per opera dello stesso istituto, fu tolto loro il progetto e non ottennero nessun riconoscimento per il lavoro svolto. Lo stesso Carlo Rubbia si rese irreperibile dopo aver inizialmente appoggiato il progetto. Il rapporto della rivoluzionaria sperimentazione fu inviato alle prestigiose riviste Science e Nature, ma mai pubblicato.
·         14 maggio 2004 – Eugene Mallove fu massacrato a bastonate e gli inquirenti archiviarono il caso come tentativo di rapina. Questo è il potere.
·         24 aprile 2009 – Va in onda su CBS News un servizio di 60’ realizzato dal giornalista Scott Pelley nel quale fa luce sulla reale natura della Fusione Fredda. Nel corso del servizio, il fisico elettrochimico Michael McKubre afferma di aver ottenuto risultati a dir poco straordinari – ma sistematicamente ignorati - nel corso di vent’anni di sperimentazione; il ricercatore indipendente Robert Duncan, inizialmente scettico sulla reazione fu costretto a cambiare radicalmente idea dopo aver osservato una sperimentazione condotta da un laboratorio israeliano. L’esito della verifica fu però completamente disatteso dal  fisico accademico Richard Garwin avvalendosi del sofisma “Se non capiamo come funziona, allora è inutile.”
·         28 febbraio 2010 – Sul Journal of Nuclear Physics viene pubblicato un articolo in cui l’ingegnere Andrea Rossi ed il fisico Sergio Focardi annunciano il loro imminente brevetto di un reattore a fusione fredda ad alto rendimento energetico, il noto E-Cat.
·         2012la NASA ammette il proprio programma di sviluppo di motori a Fusione Fredda.


Per la redazione di questo articolo ci si è avvalsi del libro ESPERIMENTI SCIENTIFICI NON AUTORIZZATI di Marco Pizzuti - EDIZIONI IL PUNTO D'INCONTRO

lunedì 15 aprile 2013

Leggi ad hoc per ostacolare la produzione intensiva di energia pulita?


Dopo aver ascoltato in passato delle emerite scemenze(*) riguardo il presunto effetto negativo che apporterebbero le pale eoliche sul "rimescolamento" degli strati d'aria e sull'abbattimento di malcapitati volatili, ho saputo da poco che tra le tante idiozie che si dicono in giro contro i più svariati metodi di produzione di energia a partire da fonti rinnovabili, una delle maggiormente pretestuose ed incredibili è che l'apposizione di pannelli fotovoltaici che ricoprano porzioni di terreno va vietata perché la loro ombra proiettata al suolo impedisce la crescita di vegetazione.
 
Evidentemente non riuscivano a trovare un pretesto migliore per giustificare un provvedimento che sembra giocare troppo a favore di petrolieri e nuclearisti "sporchi".
 
Non si capisce in base a quale ragionamento, si sostiene inoltre che siccome il mercato del fotovoltaico è (sicuramente) "...in mano a dei camorristi", essi, in mancanza di una regolamentazione che limiti in maniera sostanziale l'approntamento di nuovi impianti, almeno al suolo, visti gli enormi (?) profitti assicurati da questo tipo di impianti, sarebbero pronti a ricoprire talmente tante aree del territorio da incidere negativamente in maniera significativa sulla produzione agricola.
 
Ora, anche senza effettuare tanti calcoli appare evidente che:
  • Un'ombra proiettata al suolo da una serie di impianti, anche si grandi dimensioni, non ha la benché minima possibilità di alterare in maniera significativa l'ecosistema se non in maniera assolutamente localizzata. Sarebbe necessario considerare esclusivamente il suo effetto sulla flora e sulla fauna che si trovavano sulla medesima superficie prima della costruzione degli impianti per riscontrare dei cambiamenti di rilievo. Una schermatura solare così localizzata non può essere nemmeno paragonabile, in grande scala, ad un simile effetto causato però dalle irrorazioni aeree clandestine e dalle modificazioni climatiche di origine antropica, consistenti annuvoilamenti e priogge torrenziali comprese. C'è anche da dire che l'ombra - esattamente come qualsiasi altra modificazione dell'ambiente in natura - se può generare effetti negativi apprezzabili da una parte, è parimenti in grado di offrire nuove opportunità ove abilmente sfruttate. Ad esempio, ritrovandosi un'ombreggiatura "gratuita", essa potrebbe essere vantaggiosamente sfruttata ad esempio: per la coltivazione di funghi, per evitare il riscaldamento di aria ed acque utilizzabili per rinfrescare mediante pompe di calore delle abitazioni "passive" o semplicemente per parcheggiare all'ombra come si vede in diverse stazioni di rifornimento autostradale. Parcheggiare all'ombra in piena estate non è una cosa da poco: significa anche utilizzare molto meno il condizionatore cioè energia al momento di ripartire! Inoltre, tornando alle piogge, l'impianto stesso potrebbe essere utilizzato, se previsto di progetto, per raccogliere acqua piovana e limitarne automaticamente l'evaporazione riparandola dal sole diretto, stivandola in apposite vasche sottostanti. E queste sono solo le prima cose che mi sono venute in mente.
  • Se è vero che un impianto fotovoltaico rende più di qualsiasi  coltivazione(anche più della canapa?), è anche vero che continuando a costruire impianti in maniera compulsiva sottraendo terreno fertile alle coltivazioni (ma poi perché costruirli proprio su terreni fertili visto che ce ne sono tanti incolti, improduttivi o cementificati?) finirà prima o poi per bilanciare il prezzo dell'energia con quello della produzione agricola in quanto la maggiore disponibilità di energia semigratuita ne abbasserà il prezzo di mercato e per contro, i prodotti agricoli sani ed a km 0 cominceranno a costare di più finendo col tornare convenienti da produrre. Un conto empirico presto fatto è che se, poniamo, l'attuale produzione fotovoltaica ammonta al 2% della richiesta interna, essa non potrà mai aumentare più di 50 volte, arrivando a coprire quindi il 100% della domanda. Ciò senza considerare che l'eolico è più vantaggioso e che il nostro Paese ha un potenziale geotermico e perfino idroelettrico in gran parte inespresso. Una disposizione di legge che fosse realmente importante dovrebbe limitare drasticamente l'importazione di derrate alimentari applicando severi dazi "a chilometro" anche su scala locale extra-comunale. Chi vuole mangiare un prodotto tropicale, deve abituarsi a farlo dove viene prodotto e non a mezza costa di una pista di sci alpina.
  • Anche se fosse reale - e non ho motivo di dubitarne - un monopolio dell'energia attuato da enti criminali, non vedo il problema etico di doverglielo togliere di mano attraverso delle leggi indirette: un'opera può essere buona o cattiva a prescindere da chi la compie e se fotovoltaico è bene, è bene anche se messo in opera da associazioni criminali che almeno potranno rimettere in circolo una parte delle ricchezze indebitamente accumulate. Se si vuole colpire la criminalità ed il suo fare "criminale", il metodo più intelligente non è certo quello di contrastare le sue attività legali!! Ben vengano dei criminali (redenti o meno) che ci aiutino a liberarci dalla schiavitù del petrolio e dai rischi del nucleare. Con l'augurio che ci guadagnino tanto da non aver più bisogno di comportarsi come criminali, distinguendosi quindi dai nostri governanti.

*)  Una pala eolica non è in grado di rimescolare alcunché visto che gira sotto la spinta del vento che l'attraversa e non il contrario. Un'elica mossa da un motore potrebbe invece farlo in maniera significativa ma lo stesso non si riesce a capire quale effetto negativo sull'ambiente si potrebbe generare da tale "rimescolamento".
Se esiste realmente una casistica di volatili morti a seguito dell'impatto con delle pale eoliche, essa non può che andare a completare in maniera probabilmente poco rilevante quelle relative ad impatti contro velivoli, elettrodotti e veicoli terrestri.

giovedì 20 dicembre 2012

Antigravità, gravità artificiale, acqua, cibo ed energia illimitata per i viaggi spaziali con la tecnologia Keshe

Antigravità, gravità artificiale, creazione di qualsiasi tipo di materia "dal nulla" compresi acqua, cibo, nanomateriali ed energia in modo da poter affrontare viaggi spaziali di durata infinita, non più condizionati dal carico di scorte. Possibilità di curare qualsiasi tipo di malessere o malattia senza farmaci e senza l'intervento diretto di medici.

Rovescio della medaglia, la stessa tecnologia potrebbe venir utilizzata per la fabbricazione di armi dal potere pressoché illimitato. Per questo è necessario condividerla a livello planetario in modo che nessuno (stato o individuo che sia) possa avere la supremazia sull'altro: in poche parole, il sogno di Tesla.

Direttamente dalle parole del suo ideatore:


mercoledì 19 dicembre 2012

Tecnologia Keshe: il futuro è oggi, basta volerlo

Non è certo la prima e molto probabilmente non sarà l'ultima tecnologia ESISTENTE che i gruppi di potere dell'energia (e non solo) cercheranno di ostacolare con tutte le loro forze ma questa volta sembra che i suoi fautori si siano mossi nel modo giusto per evitare insabbiamenti.
Tanti inventori visionari e rivoluzionari sono stati infatti messi per tempo nell'impossibilità di "nuocere" al Sistema, o con proposte che non potevano rifiutare, semplicemente assassinati o fatti scomparire.
Uno per tutti Tesla, L'Uomo Che Inventò Il Futuro ma che non riuscì a farne beneficiare tutta l'umanità come avrebbe voluto: tecnologie derivanti dalle sue scoperte più "innocue" le utilizziamo tutti i giorni, quelle più sconvolgenti sono segreto appannaggio di ristrette elite governanti o militari.
 
Una tecnologia RISOLUTIVA che potrebbe cambiare il corso della storia se manterrà le sue promesse e riuscirà ad emergere.
 Nucleare tradizionale e petrolio addio, è stato solo un brutto sogno.