martedì 16 aprile 2013

Contenitori in plastica "per alimenti": riutilizzarli è ancor più pericoloso

 
 
A chi non è capitato di riutilizzare più volte la stessa bottiglia di plastica, sopratutto quelle piccole da mezzo litro, che sono molto comode anche da portarsi in giro, ma la cosa è poi così sicura dla punto di vista igienico sanitaria?
Considerando il fatto che la bottiglia di plastica non è possibile sottoporla a sterilizzazione tramite bollitura, è possibile che molti batteri vi si annidino anche dopo un accurato lavaggio con acqua e sapone per i piatti, sarebbe meglio sostituirla con una in vetro o con borracce che si possono sterilizzare.
Inoltre negli Stati Uniti la pratica di riutilizzare le bottiglie in plastica è sconsigliata per la probabile presenza di BPA (bisfenolo A) utilizzato per la creazione delle bottiglie e che si può trasferire nei liquidi. Sospettato di essere dannoso per l’uomo sin dagli anni trenta, i dubbi sull’uso del BPA hanno avuto risalto sui media nel 2008, quando molti governi hanno effettuato studi sulla sua sicurezza e alcuni venditori hanno tolto dal mercato i prodotti che ne contenevano. In particolare il BPA sembra essere imputato in numerose malattie dello sviluppo sessuale maschile nel feto, e nel calo di fertilità nell’uomo adulto.
Il bisfenolo A è usato principalmente per la produzione di plastiche ed i suoi derivati sono in commercio da più di 50 anni. È utilizzato nella sintesi del poliestere, dei polisulfonati, dei chetoni polieteri, come antiossidanti in alcuni plastificanti e come inibitore della polimerizzazione del PVC. È un monomero chiave nella produzione delle resine epossidiche e nelle più comuni forme di policarbonato. Il policarbonato, che è pressoché infrangibile, è usato per un gran numero di prodotti per bambini, bottiglie, attrezzature sportive, dispositivi medici ed odontoiatrici, lenti per gli occhiali, supporti ottici, elettrodomestici, caschi di protezione, otturazioni dentarie ed ovunque siano necessarie caratteristiche di durezza e resistenza. Le resine epossidiche che contengono bisfenolo A sono, invece, utilizzate come rivestimento interno nella maggior parte delle lattine per alimenti e bevande. Il bisfenolo A è anche un precursore per ritardanti di fiamma, il tetrabromobisfenolo A, ed era anche usato come fungicida Anticrittogamico.


integralmente tratto da Eticamente
 
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