venerdì 22 giugno 2012

Erbicidi leciti in Italia ma opportunamente proibiti in Svizzera



Fin dal lontano 2001, la confinante Svizzera ha adottato con una propria ordinanza il divieto dell’utilizzo di erbicidi sia in campo privato che pubblico ed in particolare sulle strade, i sentieri e gli spiazzi come pure sui tetti, le terrazze e i depositi con delle deroghe che riguardano solo le strade cantonali e nazionali. Il divieto assoluto di utilizzo dei prodotti fitosanitari (in cui rientrano gli erbicidi, i fungicidi, gli insetticidi ecc.) riguarda in particolare le riserve naturali, i cariceti e le paludi; le siepi ed i boschetti campestri e in una striscia di tre metri di larghezza lungo gli stessi, i boschi e in una striscia di tre metri di larghezza lungo i loro margini; le acque superficiali e in una striscia di tre metri di larghezza lungo le rive delle stesse.
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E' evidente come la normativa svizzera sia stata improntata ad evidenti esigenze di salute pubblica ed in particolare alla salvaguardia delle falde e quindi dell’approviggionamento idrico da ogni possibile contaminazione.Tanto è ritenuta basilare la protezione delle riserve di acqua potabile e dei corsi d’acqua che, contestualmente al divieto, sono stati organizzati dei corsi di manutenzione del verde senza l’utilizzo di erbicidi in centinaia di comuni.n Italia, invece, tale esigenza pare non si sia ancora manifestata, nonostante la riduzione progressiva delle fonti di approvviggionamento idrico e del rischio di desertificazione – di alcune aree del Paese in cui l’acqua potabile in alcuni periodi dell’anno sgorga a singhiozzo dai rubinetti.

Scritto da Luca De Nardo
fonte : http://www.100ambiente.it
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org