mercoledì 28 marzo 2012

Installati a Ginevra i nuovi pannelli solari ideati da Cristoforo Benvenuti

Arrivano dalla Svizzera i nuovi pannelli solari all'"ultra-vuoto". Sono circa 300, infatti, i pannelli solari di nuova generazione ideati da Cristoforo Benvenuti, ricercatore del CERN, che sono stati installati in questi giorni su oltre 1200 metri quadri di terrazze dell'aeroporto di Ginevra.
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I pannelli sono realizzati grazie alla tecnologia dell' "ultra-vuoto", che permette di aumentare in maniera significativa il rendimento dei pannelli stessi e di ridurre la dispersione di calore. Ma non solo: i pannelli sono in grado anche di recuperare l'energia prodotta dalla luce diffusa in modo più efficiente rispetto a quelli tradizionali, un aspetto, questo, che rende i nuovi pannelli più adatti ai climi freddi e meno soleggiati. Il segreto dei pannelli svizzeri risiede in un film sottilissimo di getter un componente che attrae le molecole di gas residuo, quasi fosse una sorta di "carta moschicida".
Il "getter" (in inglese "assorbente") consiste, in genere, in un contenitore riempito di metallo che si ossida facilmente. Una volta che l'ambiente oggetto del trattamento, è stato chiuso, il "getter" viene surriscaldato; la componente metallica evapora e reagisce con le molecole di gas, formando un deposito sul fondo.
"Abbiamo avuto temperature di 80° C all'interno del pannello quando i pannelli erano coperti di neve", racconta ancora Benvenuti: "I pannelli sono nati da tecnologie del vuoto e sono stati sviluppati per scopi di fisica fondamentale, cioè per la ricerca di base, ed è molto gratificante vederli oggi utilizzati per applicazioni per le energie rinnovabili".
Gli fa eco Enrico Chesta, capo della sezione Trasferimento Tecnologico del Gruppo Conoscenze CERN, secondo il quale questa nuova generazione di pannelli solari è una tecnologia che riesce nell'intento di unire innovazione tecnologica, impresa e rispetto dell'ambiente e conferma la proficua collaborazione tra il Cern e il mondo dell'industria.
di Angelo Certi
integralmente tratto da ALTRO GIORNALE