venerdì 18 maggio 2012

L'accordo Italia-USA sulla sperimentazione climatica

Forse non tutti sanno che la più grande colonia statunitense (l'Italia), nel mese di gennaio del 2002 firmò un accordo che, insieme al trattato definito "OPEN SKIES TREATY" firmato nel 2009, sancì l'inizio ufficiale delle attività sistematiche di aerosol clandestine sul territorio italico, come per stessa ammissione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
In molti ormai avranno però compreso che soggetti come Andrea Corigliano o Peppe Caridi, di comune accordo con i loro colleghi burattini ed in ottemperanza alle precise disposizioni dell'aeronautica militare italiana, svolgono un assiduo lavoro di disinformazione, sia attraverso previsioni meteo oggettivamente insultanti (che cosa sarebbero le innocue velature?) sia con la pubblicazione di articoli del tutto simili a quelli che si possono trovare sui beceri canali di negazionismo istituzionalizzato.
E' oggettivamente avvenuto un passaggio del testimone tra i disinformatori storici, obiettivamente col fiato corto, ed i galoppini dell'Aeronautica Militare Italiana: i "meteorologi" civili. Ora sono loro che tentano di tappare la falla attraverso la quale fiumi di informazioni corrette rendono edotte le persone sulla geoingegneria clandestina attualmente in corso d'opera e che qualcuno vorrebbe regolamentare.
Per quale motivo si chiederebbe di regolamentare un qualcosa che si dice non sia in atto?

Piano dettaglio Accordo Italia U.S.A. sul Clima.
Tale documento è talmente insignificante che il Governo di allora si affrettò a farlo rimuovere dal sito ufficiale e stessa cosa fece il governo statunitense. Per fortuna questo accordo di geoingegneria tra Stati Uniti ed Italia è fruibile solo perché, all'epoca dei fatti, noi di Tanker Enemy ne salvammo una copia. Ora i negazionisti del C.I.C.A.P. vi diranno che questo accordo non ha nessun rilievo probante e che eventuali test di geoingegneria vengono eseguiti nella vasca da bagno dei tecnici del C.N.R. A voi le conclusioni...

A Pagina 38 si legge:
WORKPACKAGE 10: Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri
Questo Workpackage ha come obiettivi:
1. lo sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell'ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili a quelle attese in scenari di cambiamento globale;
2. lo studio, l'analisi e la comprensione dei principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura, precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica);
3. la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura).

In dettaglio le attività saranno:
1. l'esecuzione di attività di ricerca eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione
2. l'approfondimento e la migliore conoscenza dei meccanismi di risposta delle piante attraverso la misura diretta dello scambio gassoso in condizioni di pieno campo
3. la verifica in campo di ipotesi sviluppate nell'ambito di esperimenti di laboratorio
4. la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2.

Fedeli e senza vergogna i meteorologi vendutisi al miglior offerente, continuano a coprire con le loro menzogne le operazioni di aerosol chimico-biologici nei nostri cieli che, vista la permanente stabilità del campo anticicolonico, si possono permettere il lusso di operare soprattutto di notte, lasciando alle ore diurne lo spazio per sorvoli di bassa quota con scie chimiche evanescenti cosicché in molti penseranno a semplici scie di condensazione. Il risultato lo si può leggere nei siti meteo come meteoweb.eu, il meteo.it, 3bmeteo.com etc. La parola chiave è: VELATURE.

integralmente tratto da Tanker Enemy Meteo