Se esiste una prova schiacciante tra le tante possibili che confermino le reiterate operazioni di modificazine climatica in corso, è quando - di tanto in tanto - tali operazioni vengono sospese!
La "normalità" consiste ormai in cieli bianchicci e decorsi atmosferici giornalieri difficilmente interpretabili mentre l'anormalità prevede che in assenza di nubi e sistemi nuvolosi in qualche modo imbriferi o "di cattivo tempo", i cumuli "di bel tempo" si manifestino gai in un cielo omogeneamente azzurro.
In realtà, più che di normalità o meno dovremmo parlare di consuetudine, in quanto è evidente che il risultato di irrorazioni aeree giornaliere a tappeto non può in alcun modo considerarsi "normale".


Dopo un inverno privo di carattere, si può apprezzare almeno uno scampolo di primavera con la sua aria fresca che ci sembra fredda solo perché... l'inverno è stato anormalmente caldo. E per anormale, intendo riferirmi alle medie climatiche alle quali eravamo abituati prima dell'avvento delle irrorazioni aeree.

Basterebbe questo per rendersi conto di uno dei tanti motivi per i quali si spendono tanti soldi per condurre operazioni di modificazione climatica su vasta scala. Uno solo dei tanti.