La
ricerca è stata messa in piedi da Surov e colleghi per verificare se la Soia
Geneticamente Modificata prodotta dalla Monsanto - soia chr cresce sul 91% dei
campi di soia USA - causi problemi di crescita e riproduzione. Quello che ha
scoperto potrebbe spazzare via un'industria che fattura molti miliardi di
dollari.
Dopo aver nutrito per due anni dei criceti che si sono sviluppati nell'arco di tre generazioni, quelli con una dieta OGM - e particolarmente il gruppo con la dieta con massima quantità di soia OGM - hanno mostrato effetti devastanti. Alla volta della terza generazione, la maggioranza dei criceti nutriti con soia OGM ha perso la capacità di riprodursi, ha mostrato una crescita più lenta ed un più alto tasso di mortalità fra i piccoli nati.
Se
questo non bastasse a sconvolgervi, alcuni criceti della terza generazione hanno
mostrato anche peli che crescevano all'interno della bocca -
fenomeno visto raramente - e decisamente più diffuso fra i criceti nutriti con
dieta contenente soia OGM.
La
ricerca, condotta insieme al Surov's Institute of Ecology and Evolution of the
Russian Academy of Sciences e dalla National Association for Gene Security,
dovrebbe venire pubblicata entro 3 mesi (luglio 2010 ) - quindi dobbiamo
attendere per i dettagli tecnici; ma Surov ne ha descritto - in una email che mi
ha inviato - gli aspetti fondamentali
Ha
usato criceti Campbell, che hanno un tasso di riproduzione alto, e li ha divisi
in 4 gruppi: tutti con una dieta normale, ma un gruppo non riceveva nessun tipo
di soia, uno riceveva soia non-OGM, un terzo riceveva soia OGM, ed un quarto
alti contenuti di soia OGM. Ogni gruppo era composto da 5 coppie di criceti,
ognuno ha prodotto 7-8 piccoli, per un totale di 140 animali.
Surov ha dichiarato a The Voice of Russia:
“All'inizio,
tutto procedeva normalmente, ma abbiamo notato alcuni effetti abbastanza
preoccupanti quando abbiamo selezionato - fra i piccoli - le nuove coppie, ed
abbiamo proseguito nell'alimentazione che avevano ricevuto prima: queste coppie
mostrarono una crescita a velocità più lenta e una maturità sessuale più
tardiva”.
Da
ogni gruppo Surov selezionò delle nuove coppie, che generarono altre 39 piccoli
criceti: dal gruppo di controllo nacquero 52 piccoli e 78 dal gruppo con dieta
priva di soia OGM.
Dal
gruppo con soia OGM, però, nacquero solo 40 piccoli, dei quali il 25% morì.
Questo rappresentava un tasso di mortalità a due cifre cinque volte maggiore di
quel 5% che si aveva nel gruppo di controllo. Per ciò che concerne i criceti del
gruppo nutrito ad alta percentuale di soia OGM, solo una femmina ebbe de
piccoli: 16 con una mortalità del 20%.
Dice
Surov: “Questi numeri bassi in F2 [ la terza generazione ], mostrano che
molti animali erano diventati sterili”.
Nella
ricerca sono incluse misurazioni degli apparati degli animali della terza
generazione: inclusi testicoli, milza, utero, ecc; e se il gruppo di ricercatori
raccoglierà fondi sufficienti, potrà analizzare i livelli ormonali nei campioni
di sangue raccolti.
Nella bocca crescono
peli
All'inizio
dell'anno, Surov è stato co-autore di una ricerca pubblicata sulla rivista
Doklady Biological Sciences nella quale mostrava come, in casi rari, dei peli
crescessero all'interno di tasche nascoste nella bocca dei criceti.
“Alcune
di queste tasche contenevano solo un pelo, mentre altre degli spessi ciuffi di
peli colorati e privi di pigmento, tanto lunghi da raggiungere la parte dei
denti deputata alla masticazione. A volte, la fila dei denti era circondata da
una sorta di spazzolino uniforme di peli su entrambi i lati. I peli crescevano
verticalmente e terminavano con punte affilate, spesso coperte da un grumo di
muco.”
A
conclusione della ricerca, gli autori suggeriscono che una tale sorprendente
anomalia possa essere dovuta alla dieta somministrata ai criceti cresciuti in
laboratorio. Scrivono infatti: “Questa patologia potrebbe essere stata
amplificata da elementi del cibo che sono assenti nel cibo naturale, elementi
quali gli ingredienti OGM (soia o mais) o contaminanti (pesticidi, micotossine,
metalli pesanti, ecc.)”
Non
c'è dubbio che il numero di criceti con peli nella bocca era molto più elevato
nella terza generazione allevata con soia OGM che non in nessun altro caso
studiato in precedenza da Surov.
Abominevoli, anche se solo
preliminari
Surov
mette in guardia dal saltare subito a conclusioni. Dice: “È abbastanza
possibile che gli OGM non causino questi effetti in sé”. Surov desidera che
l'analisi delle componenti dell'alimentazione diventi una priorità, al fine di
scoprire esattamente la causa tali effetti e come avvengono.
Ha
inoltre detto che oltre agli OGM, potrebbero esserci dei contaminanti, o alti
residui di erbicidi, quali il Roundup, che in effetti è molto più presente nei semi di soia
OGM; essi sono infatti chiamati “Pronti per il Roundup”: dei geni batterici
vengono forzati nel loro DNA in modo che le piante possano tollerare il Roundup,
l'erbicida prodotto dalla Monsanto. Ne consegue che la soia OGM porta sempre con
sé la doppia minaccia costituita da un contenuto maggiore di erbicida e da tutti
gli effetti collaterali dovuti all'ingegneria genetica.
Anni di disordini riproduttivi
causa mangime OGM
I
criceti di Surov non sono che l'ultimo esempio di animali che mostrano disordini
nella sfera riproduttiva dopo un'alimentazione con OGM. Nel 2005, Irina Emakova
- insieme alla Russian National Academy of Sciences - riferì che oltre la metà
dei piccoli di ratte nutrite con soia OGM era morta nell'arco di 3 settimane: un
tasso di mortalità ben maggiore di quel 10% di mortalità del gruppo di controllo
alimentato con soia non-GM. I piccoli del gruppo OGM erano inoltre anche più
piccoli (si veda la foto) ed erano sterili.
Coincidenza
significativa: dopo gli esperimenti di alimentazione della Ermakova, il suo
laboratorio di ricerca iniziò a nutrire tutti i ratti della struttura - un tipo
di ratto commerciale - usando soia OGM. Nell'arco di due mesi, la mortalità
infantile in tutta la struttura salì al 55%.
Quando
la Emakova nutrì i ratti maschi con soia OGM, i loro testicoli cambiarono di
colore dal loro rosa abituale ad un blu scuro! Anche degli studiosi italiani
hanno trovato analoghi cambiamenti nei testicoli dei topi (PDF), cambiamenti che
riguardavano danni alle cellule spermatiche giovani. Inoltre, il DNA degli
embrioni provenienti da genitori nutriti con soia OGM, funzionava in modo
diverso.
Uno
studio condotto dal governo austriaco e pubblicato nel novembre 2008 ha mostrato
che quanto più mais OGM veniva dato ai topi, tanto meno prole questi avevano (PDF), e tanto più piccoli
erano.
Jerry
Rosman - agricoltore dello Iowa - ha avuto a sua volta problemi con i maiali e
con le mucche, che hanno incominciato a diventare sterili. Alcune delle sue
scrofe avevano anche incominciato a mostrare false gravidanze partorendo sacche
piene d'acqua. Dopo mesi di indagini e verifiche, finalmente individuò la causa
nel grano OGM dell'alimentazione.
Quando
i quotidiani, le riviste o la Tv, raccontano i problemi avuti da Jerry, egli
riceve telefonate da un numero sempre maggiore di agricoltori che si lamentano
analoghi problemi di sterilità, in relazione al grano OGM.
Alcuni
studiosi del Baylor College of Medicine hanno scoperto casualmente che dei topi
allevati in giacigli di pannocchie di grano “non
si riproducevano né mostravano un comportamento riproduttivo”. Analisi
condotte sulle granaglie rivelarono due componenti che bloccavano il ciclo
sessuale femminile: avevano concentrazioni di ca. duecento volte inferiori ai
classici fitoestrogeni. Una componente riduceva anche il comportamento sessuale
maschile ed entrambe le sostanze contribuivano alla crescita di cellule tumorali
del cancro del seno e della prostata, in cellule coltivate.
I
ricercatori hanno anche scoperto che il
tasso di tali sostanze varia a seconda del tipo di granaglia OGM. Le
pannocchie triturate usate alla Baylor con molta probabilità provenivano
dall'Iowa centrale, vicino alla fattoria di Jerry Rosman - e di altri che si
lamentano del bestiame diventato sterile.
Ad
Haryana - India - una squadra di veterinari che stanno facendo indagini
riferisce che i bisonti che consumano semi di cotone OGM soffrono di
infertilità, di frequenti aborti, parti prematuri e prolassi uterini. Molti
bisonti giovani ed adulti sono poi morti misteriosamente.
Si nega, si attacca e si
cancellano aggiornamenti
Gli
scienziati che hanno fatto scoperte avverse sugli OGM, vengono regolarmente
presi di mira. ridicolizzati, privati di finanziamenti, ed anche licenziati.
Quando la Ermakova riferì dell'alto tasso di mortalità infantile nella prole di
animali nutriti con soia OGM, per fare solo un esempio, invitò la comunità
scientifica a replicare e verificare i suoi risultati preliminari. Cercò anche
ulteriori finanziamenti per analizzare degli organi che erano stati conservati.
Invece, fu attaccata e calunniata, furono rubati dei campioni dal suo
laboratorio, furono bruciate carte sulla sua scrivania; ha anche detto che il
suo capo – pressato a sua volta dal suo capo - le disse di fermarsi dal
continuare con qualsiasi altra ricerca sugli OGM. Nessuno - fin'ora - ha
replicato i semplici ed economici studi condotti dalla Ermakova.
Nel
tentativo di offrirle solidarietà, una delle sue colleghe le suggerì che, forse,
la soia OGM avrebbe potuto risolvere il problema della sovrappopolazione. ( !?
)
Surov
riferisce che, fin'ora, non ha subito nessuna forma di pressione.
Smettiamola di sperimentare
massivamente mangime OGM
Senza
prove dettagliate, nessuno può individuare con esattezza che cosa stia causando
queste traversie riproduttive nei criceti, nei ratti e nei topi italiani ed
austriaci, nel bestiame di India ed America; possiamo solo speculare sulla
relazione fra l'introduzione dei cibi geneticamente modificati, avvenuta nel
1996 ed il corrispondente manifestarsi di nascite di bambini sottopeso, di
sterilità e di altri problemi nella popolazione USA.
Molti
scienziati, medici e cittadini partecipi, tuttavia, non pensano che la gente
debba costituire l'animale da laboratorio per un gigantesco ed incontrollato
esperimento dell'industria delle biotecnologie.
Dice
Alexey Surov: “Non abbiamo nessuno diritto ad usare gli OGM fino a che non ne
avremo compreso i possibili effetti negativi, non solo per noi stessi, ma anche
per le future generazioni. Abbiamo assolutamente bisogno di ricerche pienamente
dettagliate che chiariscano questi dubbi. Qualsiasi tipo di contaminazione deve
essere testata prima di essere consumata e gli OGM ne costituiscono solo una
parte”.
Autore:
Jeffrey
Smith, autore e fondatore dell’Institute for Responsible Technology / Fonte
originale: huffingtonpost.com / Traduzione a cura di: Cristina Bassi /
Fonte: thelivingspirits.net
leggi lo studio: |
|
---|---|
zentek_studie_2008.pdf 904,64Kb |
integralmente tratto da:
|